(ANSA) - CATANZARO, 23 APR - Da nord a sud della Calabria e' unanime la protesta per la situazione dello smaltimento dei rifiuti ed il grido di allarme per quello che potrebbe accadere a breve. Ed il commissario delegato per l'emergenza rifiuti, Graziano Melandri, dice che il ''sistema rifiuti della Calabria e' miseramente fallito''. Nella piana di Gioia Tauro, nel reggino, sono centinaia (200 secondo alcune stime) le tonnellate di rifiuti presenti per strada. Un ''paradosso'' ha detto Renato Bellofiore, sindaco di Gioia Tauro, citta' che ospita l'unico termovalorizzatore della regione. Sulla vicenda esposti sono giunti alla Procura di Palmi. Ed alla magistratura si sono rivolti anche i sindaci del crotonese, contrari ad una ordinanza del commissario per l'emergenza ambientale che aveva dirottato sull'impianto di Torricelli la frazione organica prodotta da una cinquantina di comuni del Cosentino aggravando, a loro dire, la gia' difficile situazione esistente nella zona. Anche nel cosentino le polemiche si sprecano per la mancanza di impianti di smaltimento, anche se al momento, nella citta' capoluogo, la raccolta va avanti senza intoppi. Nel catanzarese, la Lamezia Multiservizi Spa ha informato i sindaci dei 13 comuni Comuni per cui cura la raccolta, che a partire da oggi il servizio potrebbe subire delle interruzioni a causa dei rallentamenti nelle operazioni di scarico che si registrano nell'impianto di selezione della Daneco di Lamezia, sul quale confluiscono quantita' di rifiuti superiori a quelle trattabili. Ma e' nel crotonese che la protesta e' stata piu' intesa. I sindaci di Crotone e dei Comuni limitrofi ieri sera sono andati allo stadio e prima della partita Crotone-Atalanta hanno letto un messaggio sull'emergenza in corso. Un'iniziativa bollata come ''populista'' dal presidente del Consiglio provinciale, Benedetto Proto. Dopo le proteste, il commissario ha revocato stamani la sua ordinanza ''per le criticita' riscontrate nei conferimenti ordinari nell'impianto di trattamento di Ponticelli''. Melandri, parlando del fallimento del sistema rifiuti in Calabria, ha sostenuto che ''raccogliamo i frutti, anzi i cocci di una strategia politica nata male e attuata peggio''. L'errore, a suo avviso, e' stato quello di ''non aver pensato a soluzioni emergenziali immediate'', ma di aver concepito ''un percorso virtuoso, particolarmente complesso ed oltremodo oneroso che, a distanza di un decennio, ancora tarda a completarsi e ha determinato l'attuale stato di crisi''.
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