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sabato 30 aprile 2011

ESPOSTO DEI CONSIGLIERI COMUNALI PDL AL PREFETTO DI CATANZARO

CATANZARO ­ 30 APR 2011 ­ I consiglieri del gruppo del Popolo della Libertà
al Comune di Catanzaro hanno presentato questa mattina un esposto al
prefetto del capoluogo per denunciare ³una situazione che, ove accertata,
costituirebbe una grave violazione della normativa vigente, oltre a
rappresentare un ingente danno per i candidati alla competizione
elettorale².
³Sembrerebbe ­ scrivono i consiglieri comunali nell¹esposto - che
l¹Amministrazione Comunale di Catanzaro, dopo la pubblicazione del decreto
di indizione dei comizi elettorali, lungi dal limitarsi ad adottare solo gli
atti urgenti ed improrogabili, abbia invece provveduto alla nomina triennale
di organi amministrativi e contabili nonché all¹assunzione di personale in
varie società partecipate, abbia conferito incarichi fiduciari, abbia infine
riconosciuto mansioni e ruoli superiori all¹interno della stessa
amministrazione².
³In tali ipotesi ­ si legge nell¹esposto -, il Comune nelle proprie scelte,
non avrebbe operato sulla base di una prudente valutazione comparativa tra
la rilevanza e l¹urgenza dell¹interesse pubblico da tutelare con
l¹emanazione dell¹atto e l¹esigenza di non precludere o comunque vincolare
le scelte discrezionali degli organi neoeletti, soprattutto in relazione a
provvedimenti, quali quelli adottati, di particolare impatto sulla vita
della collettività locale².
Nell¹esposto viene citato l¹art. 38 del D.Lgs n. 267/2000, secondo cui :"I
Consigli durano in carica sino all'elezione dei nuovi, limitandosi, dopo la
pubblicazione del decreto di indizione dei comizi elettorali, ad adottare
gli atti urgenti e improrogabili".
³Con tale norma ­ è spiegato nell¹esposto - il legislatore ha voluto evitare
che l¹organo consiliare in carica possa condizionare lo svolgimento della
campagna elettorale attraverso atti che vanno ad incidere sulla formazione
della volontà popolare (alterando così la par condicio fra le forze
politiche che parteciperanno alle elezioni amministrative) e favorire gli
stessi consiglieri in carica che potrebbero rivestire anche la qualità di
candidati al rinnovo del consiglio. Altro principio giuridico che ha indotto
il legislatore ad operare tale limitazione è il principio secondo il quale i
poteri delle amministrazioni si affievoliscono, fino ad erodersi del tutto,
man mano che si avvicinano alla loro scadenza, per evitare che un organo, in
scadenza di mandato, con le sue scelte produca effetti permanenti per il
futuro, vincolando così o condizionando le scelte dei nuovi titolari delle
potestà amministrative².
Secondo consiglieri, laddove venisse accertata la veridicità delle
circostanze denunciate, ³è evidente che il potere esercitato dal Comune in
prossimità del suo spirare, regolando situazioni future, avrebbe quale
effetto quello di produrre effetti permanenti e/o differiti che
vincolerebbero, nelle scelte discrezionali, il successivo titolare della
potestà².
Nell¹esposto è sottolineato come il Ministero dell¹Interno, investito da
numerosi quesiti in merito ai limiti posti alla potestà deliberativa dei
consigli comunali e provinciali durante la campagna elettorale, ha avuto
modo di chiarire quale sia l¹estensione da riconoscere alla nozione di ³atti
urgenti ed improrogabili², e cioè quella rappresentata da scadenze fissate
improrogabilmente dalla legge e/o il rilevante danno per l¹Ente che
deriverebbe da un ritardo nel provvedere.
I consiglieri spiegano quindi che, tutti gli atti relativi a nomine di
organi amministrativi, assegnazioni di incarichi fiduciari, assunzione di
personale, riconoscimento di ruoli e mansioni superiori all¹interno
dell¹amministrazione, ³qualora posti in essere dall¹Amministrazione
comunale di Catanzaro, dopo la pubblicazione del decreto di convocazione dei
comizi, sarebbero totalmente privi dei requisiti di urgenza ed
improrogabilità prescritti dalla normativa².
I consiglieri del gruppo Pdl hanno pertanto chiesto al prefetto di Catanzaro
³una immediata ed efficace azione di accertamento della denunciata
situazione e l¹adozione di tutti gli atti consequenziali diretti a garantire
la par condicio fra le forze politiche che parteciperanno alle elezioni
amministrative².

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