CONSIGLIERE REGIONALE, SU INQUINAMENTO VOTO SOLITE LITURGIE INCONCLUDENTI Cosenza, 26 apr. - (Adnkronos) - ''Sulle infiltrazioni criminali nelle campagne elettorali e sull'inquinamento del voto forse siamo alle solite liturgie inconcludenti. Nessuna prevenzione e' sufficiente. E' sufficiente far rispettare la legge Lazzati? E' servito aver fatto sottoscrivere ai partiti politici da parte della Commissione antimafia regionale un codice etico di autoregolamentazione? A giudicare dalle prime indiscrezioni giornalistiche sulle amministrative di Cosenza (che addirittura riferiscono di una conferenza stampa di presentazione di una lista annullata proprio per 'impresentabilita'' di qualche candidato), sembra proprio di no''. Lo afferma in una dichiarazione il consigliere regionale Mario Maiolo, membro della commissione consiliare regionale contro il fenomeno della 'ndrangheta. Maiolo chiede l'intervento del ministro dell'Interno, dei prefetti perche' ''acquisiscano con urgenza le liste, si rendano pubbliche prima del voto le presenze non opportune''. Il consigliere regionale insiste: ''Si faccia chiarezza sulla presenza di pregiudicati, e si renda noto se la loro candidatura rientra in programmi di riabilitazione civica, rispetto ai quali saremmo molto attenti, ma si scongiuri che la loro presenza e le modalita' di condurre la campagna elettorale sia stata ricercata per aumentare la raccolta dei voti non legati al consenso, ma al condizionamento criminale''. Secondo Maiolo ''chi (partiti, movimenti civici, candidati a sindaco), eventualmente ha presenze in lista per le quali ritiene di dover dare spiegazioni le dia subito, prima del voto, se si e' in buona fede'', e conclude: ''Il presidente della Commissione consiliare regionale contro il fenomeno della 'ndrangheta vuole, anch'egli, aspettare l'esito del voto e delle indagini oppure ritiene di dover intervenire sugli organi preposti perche' si faccia subito chiarezza, e subito significa prima del condizionamento del voto?''.
CARCERI: INCLUSIONE SOCIALE DETENUTI, DOMANI INTESA TRA DAP E 10 REGIONI (ASCA) - Genova, 26 apr - Sara' firmato domani, a Roma, l'accordo tra il ministero della Giustizia-Dipartimento Amministrazione Penitenziaria (Dap) e le Regioni Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia e le Provincie Autonome di Trento e Bolzano per migliorare l'inserimento sociale e lavorativo dei detenuti. Lo riferisce una nota della Regione Liguria che spiega come l'accordo preveda la collaborazione tra i vari soggetti firmatari per la realizzazione di un progetto interregionale-transnazionale. La firma, cui seguira' una conferenza stampa, e' in programma alle 11,30, al ministero della Giustizia, con la partecipazione del ministro Angelino Alfano. L'intesa prevede una preventiva ricognizione e analisi sullo stato della programmazione sociale degli interventi di inclusione socio-lavorativa. La realizzazione degli interventi sara' sostenuta dalle Regioni, dalle Province Autonome e dal ministero di Giustizia-Dap attraverso l'utilizzo delle risorse Fse (Fondo Sociale Europeo) 2007-2013.
FEDERALISMO: PD,DEBITI PROVINCE A 11,5 MLD, 196 EURO A TESTA STUDIO PD, IN CALABRIA DATO PROCAPITE PIU' ALTO, (ANSA) - ROMA, 26 APR - Oltre 11,5 miliardi di indebitamento pro capite, un fardello di 196 euro a testa. E' Il totale dell'indebitamento delle provincie italiane nel solo 2008 stando ad uno studio realizzato dal senatore del Pd, Marco Stradiotto, in un dossier che analizza i 'numeri' e i bilanci delle amministrazioni locali ai fini di ''un buon federalismo''. La Provincia Italiana che nel 2008 registra l'indebitamento pro capite piu' alto - emerge dallo studio - e' Catanzaro con 594 euro, seguita da Cosenza con 581 euro per abitante, poi troviamo Crotone con 518 euro e ancora la Provincia di Vibo Valentia con 472 euro per abitante. La Provincia italiana piu' virtuosa, relativamente al dato dell'indebitamento, e' Carbonia Iglesias: 0 euro per abitante. Appena sopra troviamo la Provincia di Napoli con 4 euro per abitante quindi Cagliari con 30 per abitante. In classifica arriva poi Piacenza con un debito di 34 euro per abitante; appena sopra Bari, con un indebitamento di 41 per abitante.
SOCIETA': PEDIATRA, NONNI CAMPANI FANNO RISPARMIARE A GENITORI 7 MLD EURO L'ANNO SOLO QUELLI ISCHITANI 77,5 MLN Roma, 26 mar. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - I nonni campani fanno risparmiare ai genitori 7 miliardi di euro all'anno, di cui 77,5 milioni solo a Ischia. E' quanto emerge da una ricerca sul ruolo dei nonni in Campania condotta da Italo Farnetani, professore a contratto all'Universita' di Milano Bicocca, che verra' presentata nei prossimi giorni alla X edizione del convegno nazionale "Ischia pediatria e neonatologia", organizzato da Giuseppe Parisi, primario pediatra dell'Ospedale "Anna Rizzoli" di Lacco Ameno. In base ai dati Istat e all'analisi del ruolo dei nonni in Italia, Farnetani (autore di 'Nonni autorevoli', Mondadori) evidenzia l'importanza, anche economica, del contributo degli 'avi' nella gestione dei piccoli. In Campania vivono 2.661.105 nonni con nipoti sotto i 13 anni. Molti aiutano i genitori nella gestione dei bimbi. In particolare, "a 323.337 nonni campani i genitori affidano i nipoti quando loro lavorano - dice Farnetani all'Adnkronos Salute - mentre 506.486 li seguono quando mamma e papa' hanno impegni occasionali, 214.804 quando i genitori vogliono uscire per il tempo libero. E ancora: 212.543 genitori ricorrono ai nonni quando i figli sono ammalati. Insomma, a conti fatti l'attivita' dei nonni fa risparmiare ai genitori 7 mld di euro l'anno". E a Ischia? "Sull'isola vivono 24.823 nonni - prosegue il pediatra - con nipoti sotto i 13 anni. La maggioranza dei primi aiuta i genitori nella gestione dei nipoti. In particolare a 3.550 nonni i genitori affidano i figli quando loro lavorano". Tenuto conto di tutte le altre richieste di assistenza, per uscite, eventi speciali o malattie, "l'attivita' dei nonni fa risparmiare a Ischia esattamente 77 milioni e mezzo di euro all'anno". Numeri che evidenziano come "l'entita' del risparmio determinato dai nonni e' cospicuo, anche se qui - nota Farnetani - la carenza di lavoro determina una minor occupazione dei genitori, che pertanto hanno meno bisogno di ricorrere ai nonni rispetto ad altre regioni". Se a livello nazionale in media il 24,4% dei nonni accudisce i nipoti mentre i genitori lavorano, in Campania lo fa solo il 14,3%. Un record negativo battuto solo dalla Calabria "dove solo il 13,3% dei nonni - conclude - accudisce i nipoti mentre i genitori sono al lavoro".
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