Ben 1,5 milioni di turisti nel 2010, per un totale di 8,2 milioni di pernottamenti. Osservando la distribuzione delle presenze per area, risulta che sul mare si concentra il 91% delle presenze ed in montagna la quota minore (3%). Un dato che registra un lieve decremento rispetto all'anno precedente. Per il 2011 invece l'inversione di rotta dovrebbe essere cosa certa: la crisi congiunturale, costante oramai dal 2008, dovrebbe lasciare il posto ad una graduale ripresa del suo trend naturale intorno al 2-3% annuo. E' quanto emerge da un'anticipazione dell'XI rapporto sul turismo in Calabria che il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti - informa una nota dell'Ufficio stampa della Giunta - illustrerà domani nel corso di una conferenza stampa alle 16 alla Bit di Milano nella sala 'Sagitarius', centro congressi Stella Polare. Il livello provinciale dei dati traccia una mappatura per area territoriale ben definita: nelle province di Vibo Valentia e Crotone c'é una concentrazione delle presenze "balneari" rispettivamente del 96% e del 98%; nella provincia di Cosenza le presenze montane sfiorano quota 10% e le presenze delle aree interne il 6%. Inoltre, nel territorio di Reggio Calabria, l'incidenza dei turisti nelle zone dell'entroterra sul totale provinciale raggiunge la soglia di 10 punti percentuali, mentre la costa tirrenica reggina fa registrare una concentrazione dei flussi turistici locali pari al 52,3%. Nella provincia di Catanzaro, infine, il 66% delle presenze si registra sul litorale ionico. Le curve della stagionalità degli ultimi tre anni sono molto simili rilevando una sostanziale stabilità principalmente del mese di agosto, in cui si registrano circa 3 milioni di pernottamenti che corrispondono al 35% dell'intero 2010. Nel 2009 i pernottamenti del mese di agosto erano il 34,5% dell'intero anno. Nei mesi centrali dell'anno (giugno-settembre) la stagionalità si attenua di mezzo punto percentuale (da 82% a 81,5%), causando una diminuzione dei pernottamenti nei mesi di giugno e di settembre del 2010. Nei quattro mesi centrali dell'anno le notti vendute nelle strutture ricettive calabresi sono 6,750 milioni. I 3/4 delle presenze estive (4,976 milioni) si registrano nei mesi di luglio e agosto, e i 2/3 (4,425 milioni) sono acquistate da turisti italiani. E le località marine concentrano quasi il 90% dell'offerta di posti letto, che é pari a 23584 letti. Stanno nascendo inoltre nuove strutture alberghiere di grandi dimensioni e di migliore qualità. Aumentano infatti, sia in termini di numero che di letti le strutture di 4 e 5 stelle, e allo stesso tempo chiudono o vengono riqualificate le strutture di bassa categoria. L'offerta di posti letto è disposta quasi totalmente sulle coste (87,9%), la costa ionica supera quella irrenica per circa 8.500 posti letto complessivi. L'entroterra e la montagna detengono il restante 12,1 % di posti letto regionali (23.584 letti). Riguardo alla composizione percentuale per le categorie alberghiere nelle aree costiere, prevale l'offerta di posti letto di alberghi a 4 stelle (40%). La provincia di Cosenza è dotata della quota più consistente dell'offerta ricettiva, il 40% di esercizi e il 44% dei posti letto regionali. Considerando il numero di esercizi ricettivi, la seconda provincia è Catanzaro con il 18%, mentre in termini di posti letto la seconda provincia è Vibo Valentia con il 19% offerta di letti. In Calabria, nel 2010, il valore aggiunto attivato direttamente e indirettamente dalla spesa turistica è stimato in 1,567 miliardi di euro, pari al 5,9% del valore aggiunto regionale. (ANSA)
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