CINEMA: COMITATO DELLE REGIONI, PROROGARE AGEVOLAZIONI FISCALI PER IL SETTORE CHIESTO IL RIPRISTINO DEL FONDO UNICO PER LO SPETTACOLO AI LIVELLI DEL 2008 Catanzaro, 18 gen. - (Adnkronos) - Si e' riunita oggi a Roma la commissione cultura delle Regioni per esaminare il provvedimento ''mille proroghe''. La riunione e' stata introdotta dall'assessore regionale alla cultura della Calabria Mario Caligiuri, coordinatore della commissione. ''La centralita' della cultura nella crescita economica del Paese - ha affermato - richiede un'attenzione politica sempre maggiore. Nel disegno di legge viene ridotto a un semestre la proroga delle agevolazioni fiscali e non incrementa il 'fondo unico per lo spettacolo' come piu' volte chiesto anche dalle associazioni di categoria. Pertanto, le Regioni chiedono una proroga triennale delle agevolazioni fiscali per il settore cinematografico ed il ripristino del 'fondo unico per lo spettacolo' almeno ai livelli del 2008, pari, cioe', a 471 milioni di euro di fronte ai 258 attuali''.
FEDERALISMO: PROVINCIA COSENZA, INIZIATIVE CONTRO DANNI A ENTI LOCALI MEZZOGIORNO Cosenza, 18 gen. - (Adnkronos) - Il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ha promosso una serie di iniziative ''contro i gravissimi effetti che l'introduzione del federalismo fiscale arreca alla Provincia di Cosenza e agli altri enti locali della Calabria e del Mezzogiorno''. La Giunta provinciale, riunitasi nel pomeriggio di oggi, ha stabilito le iniziative da assumere nei prossimi giorni che dovranno portare, entro breve tempo, a una grande manifestazione unitaria degli enti locali della Calabria e del Mezzogiorno ''contro le aberranti decisioni del Governo nazionale che rischiano di rendere la situazione finanziaria dei Comuni e delle Province calabresi e meridionali sempre piu' insostenibile ed intollerabile''. La stessa ordinaria amministrazione, denunciano gli amministratori dell'ente provinciale, rischia di essere fortemente compromessa. In conseguenza di cio', la Giunta provinciale ha deciso di dare formale incarico all'ufficio legale dell'Ente affinche' sia intrapresa ogni utile iniziativa legale diretta a far cessare gli effetti giuridici e, quindi, anche economici, del decreto del Ministero dell'Interno del primo dicembre 2010, in base al quale si e' venuta a determinare la drastica riduzione dei trasferimenti destinati alle Province. Per la Provincia di Cosenza, in base ai criteri indicati dal ministero, i tagli ai trasferimenti sono quantizzati in 11,3 milioni di euro. Nel 2012 i tagli saranno ancora piu' pesanti e, rispetto al 2011, raddoppieranno, indicano dal piazza XV Marzo. Sul piano delle iniziative e' prevista per domani una riunione dell'Unione Province d'Italia con all'ordine del giorno la discussione sui contenuti della lettera inviata nei giorni scorsi da Oliverio al presidente nazionale dell'Unione, Giuseppe Castiglione e al direttore generale Piero Antonelli, con cui si sollecita la stessa Unione a chiedere al Governo necessari e urgenti correttivi alla pesantissima riduzione dei trasferimenti erariali annunciata. Giovedi' alle 16.30, nella Sala degli Stemmi della sede della Provincia di Cosenza, il presidente Oliverio terra' una conferenza stampa su questi temi alla presenza di numerosi sindaci provenienti da tutto il territorio provinciale. Venerdi' alle 11, invece, il presidente incontrera' i rappresentanti di tutte le forze sociali che operano in provincia di Cosenza.
Carburanti, pesa cambio e accise regioni. Consumatori: Sos a governo Roma, 18 GEN (Il Velino) - "Davvero inspiegabile e del tutto ingiustificato il nuovo balzo dei prezzi della benzina, che ha superato la quota di 1,51 euro/l raggiunta solo ieri, arrivando nelle ultime ore a punte di 1,53 euro al litro. Il Governo e' inerte ormai da diversi mesi nonostante le nostre continue ed insistenti denunce giornaliere". E' quanto dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef che sottolineano: "Siamo ormai a livelli incredibili, i prezzi della benzina sono ai livelli di quelli praticati nel 2008, quando il petrolio, pero', si attestava a 147 dollari al barile, portando la benzina a 1,56 a euro al litro. In questi giorni si sta avvicinando a questo livello pur essendo il petrolio fluttuante a circa 90 dollari al barile, che con gli aggiustamenti del cambio euro - dollaro, facendo una comparazione con il 2008, il valore non dovrebbe essere di 90 dollari ma 105-107 dollari, vi e' quindi un divario notevolissimo, che fa considerare la cosa improponibile. Qualcuno ci sta guadagnando, anche in maniera massiccia, e certo non sono gli automobilisti, e non sono neanche quei cittadini che con l'aumento dei carburanti si ritroveranno a pagare di piu' le merci, e i beni di consumo, trasportati su gomma. Alla filiera petrolifera si aggiunge un comprimario di tutto rispetto, il Governo, che guadagna anch'esso dalla tassazione dei prezzi dei carburanti. Forse, o senza forse, al Governo interessa di piu' guadagnare a spese dei consumatori anziche' utilizzare norme di legge che potrebbero, e dovrebbero, calmierare tale prezzo disponendo l'applicazione della cosiddetta accisa mobile, in grado di bilanciare la tassazione sull'intero costo del carburante. Senza di cio' siamo di fronte a una perdita economica che pesa sulle tasche degli automobilisti per 198 euro annui (108 per costi diretti e 90 per costi indiretti). Ribadiamo che e' necessario attuare la realizzazione dei punti convenuti nel protocollo della filiera petrolifera e del ministero dello Sviluppo economico: la commissione Istituzionale sulla doppia velocita' dei prezzi; la razionalizzazione della rete e l'apertura alla vendita attraverso il canale della grande distribuzione; il blocco settimanale degli aumenti. In mancanza di cio' considereremo colpevole e complice di questa situazione il Governo della Repubblica, evidentemente attento solo agli interessi dei poteri forti e ai petrolieri, e nemico giurato della cittadinanza tutta". Questa mattina a muoversi sulla rete carburanti sono state Tamoil e TotalErg. La prima ha aumentato di 0,5 centesimi il prezzo raccomandato del solo diesel, la seconda dello stesso importo sia la benzina che il gasolio. Rialzi immediatamente trasferiti sul territorio dove, tra l'altro, si segnala un generale assestamento all'insu' dei prezzi praticati in tutti gli impianti, con la benzina che a livello medio nazionale supera quota 1,51 euro/litro e in alcune aree (segnatamente al Sud) vola oltre 1,53 euro/litro avvicinandosi pericolosamente al record del luglio 2008 di 1,56 euro/litro. Nel dettaglio oggi la media nazionale dei prezzi praticati della benzina (in modalita' servito) va dall'1,490 euro/litro degli impianti Eni all'1,511 dei p.v. IP (no-logo a 1,416 euro/litro). Per il diesel si passa dall'1,374 euro/litro riscontrato nelle stazioni di servizio Eni all'1,386 rilevato negli impianti Tamoil (no-logo a 1,302). Il Gpl, infine, si posiziona tra lo 0,781 euro/litro registrato nei punti vendita TotalErg e Shell allo 0,789 euro/litro degli impianti IP (0,760 euro/litro la media delle no-logo). Nell'ultima settimana - rileva nell'ultimo bollettino la Figisc Confcommercio - le quotazioni del greggio sono aumentate in maniera piu' sensibile del solito (+3,06 euro al barile), anche a causa di un deprezzamento del cambio, disceso da 1,32 a 1,30 dollari per 1 euro. E ancora. Dal 1 gennaio 2011, la Puglia ha reistituito l'addizionale (nella medesima misura di 0,0258 euro/litro) e sulla stessa scia la Calabria, (per l'importo di 0,0258 euro/litro), nonche' l'Abruzzo (0,020 euro/litro). Tenendo conto dell'aliquota di consumo consolidata delle singole regioni che hanno applicato l'addizionale, circa un quarto dei consumi totali nazionali di benzina nel 2011, pertanto, saranno gravati da una sovrimposta che si riflette sul prezzo finale tra un minimo di 2,4 (Abruzzo e Marche) ed un massimo di 3,1 eurocent/litro (Calabria, Campania, Molise e Puglia).
GIOIA TAURO/PORTO: IMBALZANO (LSP), STRATEGIE MSC COMPROMETTONO FUTURO (ASCA) - Reggio Calabria, 18 gen - ''Man mano che passano i giorni e cominciano a diradarsi le nebbie sui veri motivi che, nelle settimane scorse, hanno provocato la chiusura inopinata ed ingiustificabile per trenta ore del Porto di Gioia Tauro, con il fermo lavorativo di 1200 persone e conseguente forte allarme sia dei lavoratori direttamente interessati che dell'intera Regione, emergono le strategie di 'Mediterranean Shipping Company S.A. - M.S.C.' che, ricordiamo, e' il secondo operatore di transhipment del mondo e la prima compagnia che opera a Gioia Tauro''. E' quanto afferma il consigliere regionale della Calabria, Candeloro Imbalzano, ( Lista Scopelliti Presidente), a margine delle considerazioni rilasciate al quotidiano ''Sole 24 Ore'' dal comandante Luigi Aponte, ''l'armatore che dalla sede ginevrina della societa' ha delineato le vere strategie della stessa 'Msc' che rischiano - secondo Imbalzano - di compromettere il futuro del piu' importante porto del Mediterraneo''. ''Finalmente- continua il consigliere regionale - si alza il velo e scopriamo che, al di la' della scarsa economicita' per il terminalista Medcenter, provocata dalla mancata proroga al 2011 dell'abbattimento delle tasse di ancoraggio, lo stesso armatore ha comunicato con cinismo che la chiusura del porto e' scaturita dalle sue disposizioni di dirottare le proprie navi sul vicino scalo del Pireo e che ancora intende rafforzare questo orientamento utilizzando anche i porti di Port Said e gli altri scali del Mediterraneo. E quale sarebbe la scusa accampata da Aponte?''. ''Tutto - aggiunge ancora - avrebbe origine nella presunta e poco verosimile bassa produttivita' dei lavoratori dello scalo portuale di Gioia Tauro, scoperta, guarda caso, solo di recente, e che provocherebbe una eccessiva permanenza nel porto delle navi 'Msc' fino ad un giorno e mezzo, rispetto alle dieci ore degli altri scali del bacino mediterraneo. Queste amene e inaccettabili dichiarazioni- conclude Imbalzano- impongono a tutta la classe politica calabrese il piu' forte impegno possibile sul futuro del Porto e sulla necessita' che, grazie al recente Apq firmato dalla Regione per circa 460 milioni di euro, il suo destino non possa in prospettiva essere esclusivamente condizionato da una sola attivita'. Lo stesso armatore ritiene possibile un aumento degli attuali due milioni di teus a oltre quattro milioni l'anno, a ulteriore conferma che, nonostante la messa in campo di questi atteggiamenti poco ortodossi, Gioia Tauro abbia tutte le potenzialita' per consolidare il suo ruolo di primazia all'interno dell'intero 'Mare Nostrum''.
GIOIA TAURO/PORTO: CGIL CALABRIA, INACCETTABILI VALUTAZIONI DI APONTE (ASCA) - Goia Tauro (Rc), 18 gen - ''L'intervista rilasciata al 'Sole 24 ore' dal presidente di 'Mediterranea Shipping Company', Gianluigi Aponte, ci appare forzata e fuorviante rispetto alla posizione espressa sull'assenteismo e sulle inefficienze che rendono il porto di Gioia Tauro non competitivo con gli altri porti che si affacciano sul mediterraneo''. Lo afferma la Cgil della Calabria. ''Se cosi' fosse si dovrebbe pensare che i Sindacati, in questi anni, siano stati ciechi, non avendo affrontato ed analizzato il problema nelle sedi piu' opportune. Cosi' invece non e' per due ragioni fondamentali La prima ragione si riferisce al fatto che i dati che fornisce non sono realistici, infatti, i giorni di lavoro al Porto di Gioia Tauro, per essere pignoli sono 363, ci si ferma solo notte di natale e capodanno; una nave madre viene tranquillamente lavorata in due turni di lavoro per un tempo che non va mai, per essere generosi, oltre le 12 ore di lavoro; il dato sull'assenteismo e' il vero giallo e non puo' che essere utilizzato da Aponte in modo strumentale poiche' come Sindacati lamentiamo da tempo che non ci e' stato consentito di accedere ai dati per analizzarli e condividerne. Con grande senso di responsabilita' rinnoviamo la nostra disponibilita' a collaborare. Per quel che riguarda i movimenti confermiamo che e' vero che a Gioia Tauro vengono fatti 22 movimenti l'ora, ma Aponte sa bene che si tratta di una scelta di organizzazione del lavoro e di costi-benefici perche' il teminal con un maggior impiego di carrelli a mano di lavoro e' attrezzato a raggiungere livelli piu' alti di movimentazione''. ''La seconda ragione della non realisticita' di quanto afferma - sostiene l Cgil - si riferisce alla non utilita' dell'abbassamento dei costi di ancoraggio. Questo, come dichiara Salvatore Lorocca, Segretario Regionale Filt-Cgil e componente del comitato portuale e' paradossale perche' dal provvedimento di riduzione delle tasse di ancoraggio la sola MSC, a fronte di un costo previsto di cinquemilioniduecentomila euro, per effetto dello sconto, ha pagato solo unmilionecentomila euro, con una risparmio di oltre quattromiloni di euro''. ''A questo punto, non vorremmo, invece - conclude la Cgil - pensare che dietro la decisione di ''dirottare'' le navi verso il porto del Pireo e chiudere Gioia Tauro per ben 30 ore, si nascondano altri obiettivi del gruppo M.S.C. e magari trattative commerciali non proprio ''tranquille'' che rischiano di mortificare e relegare le ragioni del lavoro''.
REGIONE: CONCLUSI LAVORI COMMISSIONE AFFARI ISTITUZIONALI (ASCA) - Reggio Calabria, 18 gen - La prima Commissione ''Affari istituzionali e affari generali'' del Conisglio regionale della Calabria, presieduta da Giuseppe Caputo, ha concluso i propri lavori, decidendo, per una valutazione piu' approfondita, il rinvio dell'esame abbinato delle proposte di legge di iniziativa dei consiglieri Giovanni Nucera (Pdl) e Antonino De Gaetano (Fds) sulla promozione degli strumenti di partecipazione istituzionale delle giovani generazioni alla vita politica ed amministrativa della regione Calabria e l'istituzione della Consulta regionale dei giovani calabresi. ''Il rinvio nasce dall'esigenza condivisa - spiega il presidente Caputo - di procedere nello spirito fatto proprio dall'intero Consiglio regionale di valutare in modo rigoroso le singole iniziative legislative per evitare che la proliferazione delle stesse, di organismi e di istituti renda vana l'azione organica di snellimento e razionalizzazione intrapresa''.
RELIGIONE: RICONOSCIUTO MIRACOLO BEATIFICAZIONE ELENA AIELLO E' STATA FONDATRICE DELL'ORDINE SUORE MINIME DELLA PASSIONE (ANSA) - COSENZA, 18 GEN - La riunione ordinaria dei Padri Cardinali e Vescovi, riunitasi presso la Congregazione delle Cause dei Santi, ha espresso parere positivo sul miracolo, avvenuto nel 2002, attribuito all'intercessione della venerabile Elena Aiello, fondatrice delle suore Minime della Passione di Nostro Signore Gesu' Cristo. Ora si aspetta la conferma finale da parte del Papa, Benedetto XVI, che autorizzi il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, a firmare il Decreto che stabilira' la beatificazione. Poi la Segreteria di Stato di concerto con la Postulazione della Causa, stabilira' la data per la celebrazione della Beatificazione che si svolgera' a Cosenza. Sara' la prima beatificazione che si celebrera' in Calabria e la prima donna calabrese dell'epoca moderna ad essere beatificata. Elena Aiello fu proclamata venerabile nel gennaio del 1991. L'Arcivescovo della diocesi di Cosenza-Bisignano, Monsignor Salvatore Nunnari, ha espresso la sua personale gioia e la trepidante attesa ''della Chiesa cosentina che vedra' una sua figlia elevata all'onore degli altari, lei che ha saputo mostrare la fecondita' della sofferenza e il senso pieno della Croce abbracciata per amore. Il suo carisma che prosegue grazie alle Minime della Passione e' quantomai attuale in un mondo che rifiuta o scappa dalla sofferenza facendosi abbagliare da effimere e passeggere gioie''. La Superiora Generale, Suor Maria Paola Pennisi, ha voluto esprimere la gioia di tutta la Congregazione ''assicurando che quest'ultimo fase di attesa della firma del Decreto e la fase preparatoria saranno accompagnate dalla preghiera di tutte le suore''. La madre generale ha avuto modo di testimoniare anche l'ampia attesa dei devoti di suor Elena Aiello che ''insieme con noi attendono questa bella notizia, questo momento di grazia''.
ANIMALI: CALABRIA, CORPO FORESTALE TROVA LUPO MORTO SUL POLLINO ERA RIMASTO IMPIGLIATO IN UNA TRAPPOLA ARTIGIANALE Cosenza, 18 gen. - (Adnkronos) - Un esemplare di lupo maschio e' stato trovato morto nella zona 2 del Parco nazionale del Pollino. La carcassa si trovava in localita' Libonati nel comune di Mormanno. L'animale e' rimasto impigliato in una trappola artigianale posizionata probabilmente da bracconieri per cacciare cinghiali. Sul posto e' intervenuto il Gruppo operativo specialistico del Corpo forestale dello Stato, dopo la segnalazione dei colleghi di Mormanno, dipendenti dal coordinamento territoriale per l'ambiente di Rotonda (Potenza). ''Questo gruppo di specialisti - spiegano i forestali - realizza le strategie operative per le indagini relative alla mortalita' causate dalla persecuzione diretta nei confronti del lupo in alcuni contesti territoriali dove, a causa delle attivita' illegali praticate, il livello di pericolosita' per la specie protetta raggiunge livelli molto alti''. La carcassa del lupo e' stata consegnata all'Ente Parco per ulteriori accertamenti scientifici mentre proseguono le indagini da parte del Corpo forestale per individuare i responsabili.
MAFIA:GESTIONE SPARACIO;CHIESTE CONDANNE EX GIP E PM MESSINA (ANSA) - CATANIA, 18 GEN - Nove anni per l'ex Gip peloritano Marcello Mondello, uno in piu' del primo grado, e dieci per l'ex sostituto procuratore della Dda di Messina, Giovanni Lembo, condannato a cinque anni per favoreggiamento, riqualificando il reato contestato in concorso esterno all'associazione mafiosa. Sono le richieste avanzate dai pm Antonino Fanara e Mariella Ledda alla seconda Corte d'appello di Catania a conclusione della requisitoria del processo sulla 'gestione' del pentito Luigi Sparacio. L'accusa ha sollecitato anche la prescrizione del reato per il maresciallo dei carabinieri Antonino Princi che, il 10 gennaio 2008 era stato condannato a due anni di reclusione per calunnia dalla prima sezione del Tribunale di Catania. Chiesta anche la conferma a sei anni e quattro mesi della condanna in primo grado per Luigi Sparacio. La competenza dell'inchiesta e' radicata a Catania perche' coinvolgeva magistrati di Messina e Reggio Calabria. La posizione di un magistrato reggino indagato e' stata poi pero' archiviata perche' risultato completamente estraneo alla vicenda. Il processo e' stato aggiornato al prossimo 2 febbraio, previsti gli interventi degli avvocati difensori e una dichiarazione spontanea di Lembo.
MAGARO', NON LASCIAMO SOLO CHI RIFIUTA PAGARE PIZZO (ASCA) - Reggio Calabria, 18 gen ''Chi si rifiuta di pagare il pizzo e di cedere alle odiose richieste estorsive della criminalita' organizzata, non deve mai essere lasciato solo. Le istituzioni devono stringersi a lui, costruirvi intorno una rete sociale di protezione, creare le condizioni affinche' anche altri imprenditori trovino il coraggio per denunciare i propri aguzzini ed abbattere il muro di silenzio e di omerta' che protegge i clan''. Lo ha detto Salvatore Magaro', Presidente della Commissione Antimafia della Regione Calabria, commentando la proposta di legge, avanzata dalla giunta regionale a sostegno degli imprenditori vittime della ''ndrangheta. ''Il provvedimento legislativo di contrasto alle infiltrazioni mafiose nel settore dell'imprenditoria e di sostegno alle vittime della ''ndrangheta, elaborato dal presidente Scopelliti e dalla sua giunta, che sara' sottoposto all'esame della Commissione Antimafia il 26 gennaio prossimo ed all'approvazione del Consiglio regionale nella seduta appositamente convocata per il 22 febbraio per discutere dei temi della legalita', va in questa direzione''. ''Si rivolge alle imprese virtuose che non scendono a patti con la criminalita' organizzata e che per questo devono poter contare - sostiene Mgaro' - su una corsia preferenziale nella partecipazione agli appalti. Allo stesso modo bisogna impedire che le risorse pubbliche finiscano con l'alimentare i circuiti del racket e dell'economia illegale, estromettendo dall'assegnazione degli appalti le imprese colluse con le cosche. Per dirla con Giuseppe Pignatone - conclude Magaro' - gli imprenditori devono trovare antieconomico stringere alleanze con la ''ndrangheta. E'questa la strada che dobbiamo percorrere, unitamente ai tanti calabresi che quotidianamente ci affiancano e sostengono in questo accidentato cammino''.
REGIONI: CALIGIURI, CENTRALITA' DELLA CULTURA (ASCA) - Catanzaro, 18 gen - ''La centralita' della cultura nella crescita economica del Paese richiede un'attenzione politica sempre maggiore. Nel disegno di legge viene ridotto a un semestre la proroga delle agevolazioni fiscali e non incrementa il ''fondo unico per lo spettacolo' come piu' volte chiesto anche dalle Associazioni di categoria. Pertanto, le Regioni chiedono una proroga triennale delle agevolazioni fiscali per il settore cinematografico ed il ripristino del ''fondo unico per lo spettacolo' almeno ai livelli del 2008, pari, cioe', a 471 milioni di euro di fronte ai 258 attuali''. Lo ha detto l'assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri, in occasione della riunione dela Commissione cultura delle Regioni per esaminare il provvedimento, cosiddetto, ''mille proroghe''. La riunione - informa una nota - e' stata introdotta dall'assessore alla Cultura della Regione Calabria, Mario Caligiuri, coordinatore della Commissione. Dopo gli interventi degli assessori Miraglia, Missineo e Mezzetti, e' stato assunto l'impegno ad individuare in ogni Comune un ''luogo della memoria'', legato alla storia italiana nell'ambito dei propri territori, a collaborare con i presidenti delle Regioni nell'individuare un luogo della memoria in vista della ''Mostra delle regioni'' che si svolgera' a Roma e sollecitare le ''Film Commission'' per la realizzazione di produzioni legate all'Unita'. Al termine e' stata inviata una nota al Ministero dei Beni Culturali per chiedere l'istituzione di un tavolo tecnico, finalizzato a promuovere i luoghi della memoria ed a creare una rete del settore. Nella prossima seduta, che si terra' nel mese di febbraio, la Commissione incontrera' il ''Forum nazionale dei giovani per le celebrazioni'' per un confronto sugli eventi che si sta stanno organizzando.
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