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giovedì 20 gennaio 2011

Last news Calabria (ore 19:30)

LAVORO: REGIONE CALABRIA AVVIA CONCERTAZIONE SU AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA Catanzaro, 20 gen. - (Adnkronos) - L'assessore regionale al Lavoro della Calabria, Francescantonio Stillitani, ha promosso un incontro per discutere sulla concertazione definitiva dei Piani di politiche attive in favore dei percettori di ammortizzatori sociali in deroga. All'iniziativa, che si e' svolta a Catanzaro nella sede del Dipartimento Lavoro, hanno partecipato i rappresentanti regionali dei sindacati confederali e Ugl, i dirigenti del settore lavoro delle amministrazioni provinciali e numerosi sindaci interessati all'utilizzazione dei lavoratori percettori di ammortizzatori sociali in deroga. "La definizione di questi Piani - ha detto l'assessore Stillitani - e' un fatto veramente rilevante perche' coinvolge circa 6.500 lavoratori calabresi che, a differenza del passato, potranno usufruire di misure di politiche attive abbandonando il ruolo di soggetti passivamente percettori solo di un sostegno al reddito". "Si tratta - ha aggiunto Stillitani - di un'importante novita' tesa a coniugare ed amalgamare politiche attive e politiche passive in un quadro generale che va a privilegiare la rilevanza sociale dell'utilizzo lavorativo di lavoratori sospesi o espulsi dal mondo del lavoro". Attualmente le aziende calabresi interessate alla concessione degli ammortizzatori sociali sono circa 400, di cui 186 destinatarie di cassa integrazione e 216 della mobilita'. Per mettere a disposizione delle Amministrazione provinciali una serie di strumenti e di opportunita' per il rafforzamento della formazione di base, dell'adeguamento di competenze specifiche e, quando possibile, per il reinserimento occupazionale dei lavoratori anche attraverso agevolazioni quali l'autoimpiego o autolavoro, l'assessorato al Lavoro ha investito circa 30 milioni di euro proveniente dal fondo sociale europeo.

MINACCE A SINDACO REGGIO CALABRIA: NAPOLI (FLI), SOLIDARIETA' (AGI) - Reggio Calabria, 20 gen. - "Esprimo sincera solidarieta' a Giuseppe Raffa, sindaco della citta' di Reggio Calabria per l'ennesimo e vile atto intimidatorio. Anche questo ulteriore gesto criminale contribuisce ad incrementare il clima torbido che esiste all'interno del Comune della citta' dello Stretto e sul quale sicuramente le forze inquirenti dovranno far luce. Sono certa che il sindaco Raffa sapendo di non essere solo proseguira' con maggiore determinazione la sua attivita' amministrativa nell'interesse dell'intera comunita' reggina". Lo afferma la parlamentare Angela Napoli, coordinatrice regionale Fli Calabria e componente della Commissione nazionale antimafia.

BUSTA CON POLVERE NERA E PALLINI A SINDACO REGGIO CALABRIA (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 20 GEN - Una busta contenente polvere nera da sparo e pallini di fucile e' stata inviata al sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Raffa. La busta e' giunta in mattinata al Comune tramite posta ordinaria. Al momento di aprirla, gli addetti si sono accorti che fuoriusciva della polvere nera e, insospettitisi, si sono bloccati ed hanno chiamato la polizia. Sul posto sono intervenuti gli investigatori della Digos e della squadra mobile, oltre agli artificieri. Una volta aperta, la busta e' risultata contenere la polvere da sparo ed i pallini. Un episodio analogo era accaduto il 19 agosto dello scorso anno. In quell'occasione, oltre ai pallini da fucile c'era anche una lettera di minacce. Raffa, che oggi non e' a Reggio Calabria, e' subentrato nella carica di sindaco, come facente funzioni, a Giuseppe Scopelliti dopo l'elezione di quest'ultimo alla presidenza della Regione.

GOVERNO: BELCASTRO (IR), SOSTERREMO RIFORMA FEDERALE E PIANO SUD Reggio Calabria, 20 gen. - (Adnkronos) - "Tra gli obiettivi del gruppo parlamentare 'Iniziativa responsabile' c'e' la piena applicazione del piano per il Sud, che gia' rientrava nei 5 punti programmatici individuati dal presidente Berlusconi". A sostenerlo e' Elio Belcastro (Ir) secondo il quale "il piano potra' giovarsi della riforma federale che sosterremo lealmente in Parlamento". "Per ora alla Camera siamo in 21 e garantiremo una rappresentanza nelle diverse commissioni. Ma i numeri dei parlamentari di Ir -sottolinea Belcastro- sono destinati a salire perche' vogliamo cancellare le distanze tra la politica e la gente e rappresentare in Parlamento le istanze dei territori".

STRAGI MAFIA: PENTITO, POLITICI E MASSONERIA DIETRO LE BOMBE (AGI) - Firenze, 20 gen. - Il piano stragista che insanguino' l'Italia nei primi anni novanta era di tipo politico, mafioso, massonico e imprenditoriale. Lo ha riferito oggi in aula il pentito Tullio Cannella, sentito nell'ambito del processo a Francesco Tagliavia che si sta celebrando a Firenze. "Bagarella" - che nel 1993 era latitante in una proprieta' di Cannella - "mi dice che in quel periodo loro non erano soli. Con le stragi Bagarella si riprometteva di creare terrore, ansia, preoccupazione e nello stesso tempo" i mafiosi "dicevano non siamo finiti, siamo forti e non siamo pazzi. Non abbiamo le spalle scoperte: non siamo pazzi a fare cose cosi' gravi senza avere amici politici che al loro momento sapranno appianare la cosa. Ci sono accordi a monte, si sistemera' tutto". Al giudice che ha chiesto se "nell'organizzazione delle stragi c'era una componente politica, economica, industriale e massonica", Cannella ha risposto che "attraverso queste attivita' cruente c'era l'interesse un pochettino di tutti", aggiungendo "sembra che la colpa sia solo di Riina, ma non e' cosi'". Secondo quanto riferito oggi in aula da Tullio Cannella, "Bagarella faceva riferimento a grandi imprenditori che avevano avuto difficolta' di carattere giudiziario ed economico, anche a causa di alcune normative di legge che impedivano sviluppi". A proposito del coinvolgimento della massoneria, Cannella ha riferito che la "convention dei gruppi politici indipendentisti" del meridione d'Italia si fece nel 1993 a Reggio Calabria perche' "una grossa fetta della massoneria calabra era interessata a questo programma indipendentista". Tullio Cannella ha riferito anche che "gli accordi o le aspettative che vi erano state nei precedenti rapporti politici, con la Dc prima e successivamente con il Psi, erano venuti meno". Nel momento in cui "scende in campo Sivlio Berlusconi, appresi che avremmo appoggiato i candidati di Forza Italia. Avevo capito che si era rinunciato alle stragi e si era iniziato un altro percorso. Bagarella mi fece capire che questi signori che stiamo appoggiando con il voto sanno come devono comportarsi, perche' ci sono gli esempi".

MAFIA: PENTITO, CON ARRIVO BERLUSCONI APPOGGIAMMO CANDIDATI FORZA ITALIA (ASCA) - Firenze, 20 gen - Al momento in cui ''scende in campo Silvio Berlusconi, appresi che avremmo appoggiato i candidati di Forza Italia''. Lo ha detto il pentito Tullio Cannella, sentito nell'ambito del processo a Francesco Tagliavia che si sta celebrando nell'aula bunker di Firenze. A proposito della stragi, ha ricordato Cannella, ''Bagarella mi dice che in quel periodo loro non erano soli'' e che ''non siamo pazzi a fare cose cosi' gravi senza avere amici politici che al loro momento sapranno appianare la cosa. Ci sono accordi a monte, si sistemera' tutto''. Al giudice che gli ha chiesto se ''nell'organizzazione delle stragi c'era una componente politica, economica, industriale e massonica?'', Cannella ha risposto che ''attraverso queste attivita' cruente c'era l'interesse un pochettino di tutti''. Secondo quanto riferito oggi in aula da Cannella, ''Bagarella faceva riferimento a grandi imprenditori che avevano avuto difficolta' di carattere giudiziario ed economico, anche a causa di alcune normative di legge che impedivano sviluppi''. A proposito del coinvolgimento della massoneria, Cannella ha riferito che la ''convention dei gruppi politici indipendentisti'' del meridione d'Italia si fece nel 1993 a Reggio Calabria perche' ''una grossa fetta della massoneria calabra era interessata a questo programma indipendentista''. Tullio Cannella ha riferito anche che ''gli accordi o le aspettative che vi erano state nei precedenti rapporti politici, con la Dc prima e successivamente con il Psi, erano venuti meno''. Al momento in cui ''scende in campo Sivlio Berlusconi, appresi che avremmo appoggiato i candidati di Forza Italia. Avevo capito che si era rinunciato alle stragi e si era iniziato un altro percorso. Bagarella mi fece capire che questi signori che stiamo appoggiando con il voto sanno come devono comportarsi, perche' ci sono gli esempi''.

SANITA': SCOPELLITI (CALABRIA), SU RIPARTO NON CEDEREMO DI UN PASSO Roma, 20 gen. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Sul riparto del Fondo sanitario nazionale 2011 "non cederemo di un passo. Faremo una battaglia senza sosta". A dichiarare guerra e' il governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, lasciando la Conferenza della Regioni dove oggi e' stato fissata la data del vertice per il riparto delle risorse destinate alla sanita'. "Ora basta - incalza - con benefici sempre per le Regioni ricche. A noi viene rimproverato di essere una Regione giovane, e' un problema se facciamo figli? Sereni andremo al confronto - prosegue - dove diremo la nostra non solo sulla ripartizione" del fondo, che quest'anno ammonta a oltre 106 miliardi di euro, "ma anche riguardo ad altri paletti che andrebbero posti sull'impiego delle risorse".

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