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martedì 25 ottobre 2011

Last News Calabria (ore 15:30)

CALABRIA: IDV, ALLA REGIONE GLI STESSI DIRIGENTI DEL 'FALLIMENTO REGGIO' Reggio Calabria, 25 ott. (Adnkronos) - ''Se Scopelliti vuole dimostrare che il fallimento e' amministrativo non capiamo come sia possibile che nei dipartimenti regionali oggi ci siano gli stessi dirigenti che erano al Comune nel periodo in cui e' stato determinato il disavanzo di cui parlano gli ispettori. Temiamo che lo stesso modello Reggio, che e' stato un fallimento, venga replicato alla Regione''. E' quanto affermano i commissari calabresi di Italia dei Valori, che questa mattina in conferenza stampa a palazzo Campanella hanno parlato delle difficolta' al Comune di Reggio Calabria, al centro di un'inchiesta giudiziaria che nei giorni scorsi ha portato alla notifica di un avviso di garanzia per l'ex sindaco Giuseppe Scopelliti, oggi presidente della Regione Calabria. Il capogruppo in consiglio regionale Emilio De Masi, gli altri due commissari che sono anche consiglieri regionali Mimmo Talarico e Giuseppe Giordano, insieme al coordinatore Enzo Tromba, hanno chiesto le dimissioni del direttore generale della presidenza della giunta regionale Franco Zoccali, che ricopriva un incarico dirigenziale al comune di Reggio Calabria quando Scopelliti era primo cittadino, nello stesso periodo a cui si riferisce l'indagine. ''Se ci sono responsabilita' -hanno precisato gli esponenti di Idv- lo stabilira' la magistratura, ma nel frattempo sarebbe corretto che Zoccali e tutti gli altri dirigenti nominati alla Regione da Scopelliti, considerata la dimostrazione della loro incapacita', si dimettessero. Non capiamo nemmeno come sia possibile che nessuno abbia preso provvedimenti disciplinari nei loro confronti''. Idv ha inoltre annunciato che in un eventuale procedimento al Comune di Reggio Calabria ''si costituira' parte civile perche' non e' possibile scaricare sul cittadino. Se ne occupera' il responsabile nazionale enti locali Ignazio Messina, i componenti delle commissioni interni e bilancio del partito ai quali abbiamo gia' trasmesso gli atti. Un'azione per dare ai cittadini l'immagine che chi ha compiuto queste cose risponda e si recuperino le somme. Anzi, questo dovrebbe gia' farlo l'attuale sindaco Demetrio Arena. Dovrebbe avanzare giudizi e chiedere la restituzione del maltolto da chi ha ricevuto soldi senza averne titolo''.

 ENERGIA: ECODEM, SI' A GIORNATA NO COKE, CARBONE PULITO E' BUFALA Roma, 25 ott. (Adnkronos)- "Dopo aver scongiurato, grazie al voto di piu' di 25 milioni di italiani, il pericolo del nucleare e' il momento di battersi contro il carbone, che in troppi spacciano per essere pulito e conveniente. Niente di piu' falso". La sollecitazione arriva dai senatori ecodem Francesco Ferrante e Roberto Della Seta che, "per protestare contro questa bufala che avvelena i cittadini e l'ambiente", annunciano che gli Ecologisti democratici aderiscono alla giornata No Coke del 29 ottobre, che si terra' in varie parti d'Italia e in particolare a Porto Tolle, "luogo simbolo -ricordano Ferrahnte e Della Seta- dello strapotere delle lobby energetiche e dell'inquinamento da fonti fossili". "A Porto Tolle -affermano i senatori del Pd- l'Enel punta da tempo a riconvertire al coke il vecchio impianto a olio combustibile. Per assecondare i voleri dell'azienda elettrica, alcuni mesi fa il governo ha escogitato una norma ad hoc che consente di derogare alle leggi regionali che proibiscono nel Parco del Delta del Po impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti inquinanti, con un'innovazione normativa palesemente in contrasto con le direttive europee sulla valutazione di impatto ambientale". "Questo vuol dire, secondo un accurato reportage della rivista 'La nuova ecologia', che a Porto Tolle -riferiscono Ferrante e Della seta- si emetteranno nell'atmosfera ogni anno 10,3 milioni di tonnellate di CO2, che si andranno ad aggiungere alle 37,3 gia' prodotte ogni anno dalle altre centrali italiane, e alle 18 milioni di tonnellate previste da altre centrali, tra cui quelle grandissima di Saline Joniche in Calabria".

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