Sabato mattina si svolgerà la manifestazione nazionale "Fermiamo il carbone" in difesa della salute e dell'ambiente. Il Movimento Energia Pulita parteciperà al Presidio di Saline Joniche con la convinzione che la costruzione di una centrale a carbone a Saline, così come da qualsiasi altra parte, sia una mostruosità ambientale ed economica e contribuirebbe enormemente all'aumento dell'inquinamento ambientale e di tutte quelle patologie legate alla immissione nell'atmosfera delle polveri sottili proprie del carbone, così come accertato da innumerevoli studi scientifici e da rilevazioni sul campo.
Considerando anche lo scempio che la 'ndrangheta compie ogni giorno con le "sue" discariche abusive di materiale inquinante, tossico e radioattivo e le vere o presunte "navi a perdere" cariche di rifiuti tossici affondate nei nostri mari, pensiamo che il nostro territorio abbia pagato già molto in termini ambientali. Non vogliamo che i cittadini siano costretti a continuare a pagare, anche in termini economici, per il superamento delle quantità di CO2 immesse nell'atmosfera che, secondo il Protocollo di Tokio, devono invece essere ridotte del 20% entro il 2020 e che renderebbero il costo dell'energia proveniente dallo sfruttamento del carbone più caro. Immaginiamo uno sviluppo che sia ecosostenibile per l’area oggi abbandonata della ex liquichimica, come la costruzione di una centrale solare termodinamica come quella innovativa che il Premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia è stato costretto a costruire in Spagna invece che in Italia. Per tutti questi motivi in invitiamo la cittadinanza a unirsi a questa battaglia e a partecipare massicciamente al presidio di sabato 29 ottobre a Saline Joniche.
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