(AGI)- Roma, 16 mag. - Sono in tutto 1.300 i minori -in maggioranza tunisini e non accompagnati- sbarcati in Sicilia da gennaio a oggi, mille dei quali nella sola Lampedusa. A richiamare l'attenzione su questo aspetto dell'immigrazione e' Save the Children impegnata sull'isola per offrire assistenza ai bambini in partenza e ai 65 rimasti, per i quali l'organizzazione ha chiesto il trasferimento immediato. Secondo la portavoce di Save the children Italia, Emanuela Salvatori, "e' urgente adottare un piano nazionale d'accoglienza ad hoc per i minori, che dovra' essere reso operativo in tempi rapidi con l'aiuto della Protezione civile, il cui sforzo e' stato finora prezioso". Nello specifico, l'organizzazione ha chiesto che "il piano preveda un meccanismo d'individuazione immediata dei posti disponibili nelle comunita' d'accoglienza, di cui dovranno essere monitorate le capacita', modalita' di gestione dei trasferimenti e un finanziamento pluriennale per un intervento sostenibile". Mentre si registra "un aumento del flusso di minori migranti dalla Libia, provenienti in maggioranza dall'Africa sub-sahariana e dai Paesi del Corno d'Africa", proseguono le attivita' di Save the Children per l'assistenza, il monitoraggio, e la consulenza legale e psicologica di tutti i minori sia a Lampedusa, sia nelle comunita' d'accoglienza in Sicilia, in Puglia, in Calabria e nelle Marche. "Ogni giorno questi bambini ci raccontano storie terribili di violenza e di paura", ha detto Salvatori, "che ci autano a ricostruire un'immagine piu' vicina alla realta' di cui i minori sono vittime con cui possiamo pianificare un intervento mirato alle cause del loro disagio". (AGI)
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