'NDRANGHETA: CC ARRESTATO, SI ERA RIVOLTO A CLAN DOPO AGGRESSIONE (AGI) - Reggio Calabria, 26 nov. - Si sarebbe rivolto agli esponenti del clan Bellocco dopo avere subito un'aggressione da parte di un rampollo di una cosca della zona. Chiedendo, di fatto, una vendetta personale anziche' rivolgersi alla giustizia. C'e' anche questo episodio, tra quelli contestati a Carmelo Luciano, l'appuntato dei carabinieri arrestato a Genova nell'ambito dell'inchiesta "All Inside 2" contro le cosche della provincia di Reggio Calabria. Il militare dell'Arma era stato trasferito nel capoluogo ligure dopo le prime avvisaglie sui possibili collegamenti con le cosche. Con lui, quattro giorni fa, in manette e' finito anche un secondo carabiniere, Giuseppe Gaglioti, mentre un terzo risulta essere indagato. I tre, come ha precisato il comandante provinciale dell'Arma di Reggio Calabria, Pasquale Angelosanto, durante la conferenza stampa che si e' svolta martedi' dopo gli arresti di 24 persone, erano stati in servizio alla Tenenza di Rossano, quindi trasferiti da tempo. Rispetto ai ruoli dei tre militari dell'Arma, gli stessi avrebbero favorito le cosche in cambio di regalie. L'operazione "All Inside 2", che segna anche la collaborazione di Giuseppina Pesce, figlia del boss Salvatore, ha svelato gli assetti criminali delle cosche che operano nella Piana di Gioia Tauro, dopo che la prima parte dell'inchiesta era stata portata a termine sette mesi prima.
PIANO SUD: BOCCHINO (FLI), POSITIVO MA LE RISORSE SONO LE STESSE (AGI) - Lamezia Terme (Catanzaro), 26 nov. - "E' positivo che il Governo approvi un piano per il sud. Andra' analizzato e discusso nei termini e nei modi giusti in Parlamento. Per ora le risorse sono quelle che il sud gia' aveva. Sono state prese dalle casse del sud e presentate come se fossero risorse nuove. Questo credo che, invece, debba indurci a chiedere al Governo un maggiore impegno per il Mezzogiorno". Lo ha dichiarato rispondendo alle domande dei giornalisti, a Lamezia Terme il capogruppo di Fli alla Camera, Italo Bocchino, a margine di una manifestazione politica promossa dal suo partito. "Poi, oggettivamente - ha aggiunto - dobbiamo uscire dalle promesse ed entrare nella concretezza delle opere. Promettere ancora che dovremo fare la Salerno-Reggio Calabria e' una presa in giro". Facendo riferimento alla realizzazione del ponte sullo stretto il capo gruppo di Fli ha detto che "tutto si puo' fare. L'importante e' farlo davvero e dire agli italiani la data in cui verra' inaugurato". Perche', ha spiegato Bocchino "se continuiamo a spostare gli stessi soldi, a promettere le stesse opere, prendiamo in giro gli italiani e noi non vogliamo farlo, soprattutto nei confronti del sud".
UNIVERSITA': BOCCHINO (FLI),SODDISFATTI PER MIGLIORAMENTI RIFORMA (AGI) - Lamezia Terme (Catanzaro), 26 nov. - "Noi siamo favorevoli a questa riforma dell'universita'. C'erano delle questioni che andavano modificate e grazie a noi e' stato fatto". Lo ha detto il capogruppo di Fli alla Camera Italo Bocchino nel corso della prima convention del partito in Calabria in corso a Lamezia Terme. "Siamo riusciti ad ottenere un miliardo di euro - ha aggiunto Bocchino - che Tremonti non voleva dare per l'Universita'. Abbiamo ottenuto anche che per sei anni 1.500 ricercatori potranno diventare ogni anno, per concorso, professori associati. Siamo soddisfatti dei miglioramenti e fino all'ultimo momento faremo quel che c'e' da fare per rendere il testo ancora piu' utile all'universita' italiana".
UNIVERSITA': UDU, CONTINUIAMO CON PROTESTE E OCCUPAZIONI DOMANI SFILEREMO A ROMA ACCANTO A LAVORATORI CGIL (ANSA) - ROMA, 26 NOV - Continua la mobilitazione degli studenti contro il ddl Gelmini. Gli studenti si preparano alla votazione del disegno di legge, prevista per martedi' 30, occupando le facolta' e inscenando proteste nei luoghi simbolo delle citta'. All'Aquila - informa l'Unione degli universitari - gli studenti stamani hanno occupato i tetti delle facolta' di Medicina, Scienze e Lettere; poi hanno fatto irruzione all'interno della caserma della Guardia di Finanza dalla quale hanno esposto uno striscione con su scritto 'L'Aquila citta' militare o citta' dei saperi'. Sempre in Abruzzo, a Teramo, studenti e docenti hanno preso possesso della radio dell'universita'. A Catania, dopo una partecipatissima assemblea, gli studenti hanno occupato la facolta' di Scienze Politiche. Ad Ancona i ragazzi hanno partecipato alla giornata di protesta degli operai della Fincantieri bloccando l'accesso all'autostrada A14 all'altezza di Ancona nord. A Urbino da ieri sera e' occupata la facolta' di Magistero e gli studenti fanno sapere che l'occupazione continuera' a oltranza. Continuano, poi, da ieri sera l'occupazione del palazzo Codacci Pisanelli sede del rettorato dell'universita' del Salento a Lecce e dell'aula magna dell'Universita' della Calabria a Cosenza. ''Non sara' data tregua a questo governo fino a quando - avvertono gli studenti - non sara' ritirata la riforma dell'universita'''. Domani a Roma, intanto, sono attesi da tutta Italia studenti che sfileranno a fianco dei lavoratori della Cgil.
REGIONI:CALABRIA; BOCCHINO, SE CHIAMATI A GOVERNO VALUTEREMO (ANSA) - LAMEZIA TERME (CATANZARO), 26 NOV - ''Dare un giudizio sul governo della Calabria e' ovviamente prematuro, visto che si tratta veramente soltanto di un inizio. E' nota la mia amicizia, il mio rapporto personale con Scopelliti, anche se noi, di fatto, non partecipiamo in questa fase al governo regionale''. Cosi' il capogruppo di Fli alla Camera, Italo Bocchino, ha commentato, a Lamezia, la situazione politica in Calabria. ''Se ci saranno occasioni future per parteciparvi concretamente - ha aggiunto - se saremo chiamati a farlo, valuteremo. Se, invece, si riterra' di poter fare a meno di Futuro e Liberta', faremo il nostro lavoro, nell'interesse dei calabresi, dall'esterno''.
UCCIDE IL COGNATO E SI CONSEGNA AI CARABINIERI NEL REGGINO (AGI) - Reggio Calabria, 26 nov. - Un uomo di 35 anni, Giuseppe Schepis, si e' consegnato nella tarda mattinata di oggi ai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e confessato di aver ucciso il cognato, Vincenzo Calarco, 36 anni, durante una lite per questioni familiari. L'omicida ha consegnato ai militari dell'Arma una pistola 357 Magnum che avrebbe usato per uccidere il parente. I carabinieri hanno trovato il corpo della vittima nel letto della sua abitazione, in una pozza di sangue.
'NDRANGHETA: ROSARNO VOTA, MA ANCORA ALLARME INFILTRAZIONI LO DENUNCIA UNA DEPUTATA FLI,COMUNE FU SCIOLTO NEL DICEMBRE 2008 (di Ezio De Domenico) (ANSA) - ROSARNO (REGGIO CALABRIA), 26 NOV - Rosarno prova a voltare pagina e dimenticare il passato fatto soprattutto di intolleranza razziale e di condizionamenti da parte della 'ndrangheta. Ed il primo passo, in questo senso, sono le elezioni comunali di domenica e lunedi' prossimi. Sulla consultazione incombe, pero', il rischio di infiltrazioni da parte della 'ndrangheta. I candidati a sindaco sono Raimondo Paparatti, sostenuto dal Pdl; Elisabetta Tripodi, del Pd, e Giacomo Saccomanno, che e' stato gia' primo cittadino, appoggiato da una coalizione di liste civiche. Ora l'on. Angela Napoli (Fli) in un'interrogazione chiede la revoca delle elezioni e cita, a tale proposito, un articolo pubblicato sul sito Malitalia ''in cui vengono evidenziate - afferma - le presenze in alcune liste elettorali di candidati facenti parte dell'Amministrazione sciolta per mafia o di loro stetti parenti o di altri collusi o imparentati con uomini delle locali cosche delle 'ndrangheta. Tali presenze, lo scioglimento del Consiglio comunale nel dicembre 2008 e la recente operazione dei Carabinieri 'All Inside 2', stanno creando grosse preoccupazioni in citta'''. La deputata di Fli chiede anche al Ministro dell'Interno, ''in caso di mancata revoca delle elezioni, di predisporre le iniziative utili a garantire gli adeguati controlli affinche' venga impedito l'inquinamento del voto da parte della 'ndrangheta''. La storia di Rosarno e' quella di un paese che ha sempre vissuto sotto la cappa soffocante della 'ndrangheta, ma e' legata anche alla rivolta degli immigrati dello scorso mese di gennaio ed alla reazione violenta cui diede vita una parte degli abitanti del paese, con pestaggi e ferimenti ai danni di molti extracomunitari che si protrassero per giorni, creando un clima di forte tensione e paura. La ''caccia al nero'' oggi a Rosarno e' finita. Anche perche' la presenza di immigrati non e' cosi' invadente come avveniva un tempo ed il loro numero si e' notevolmente ridotto. Gli extracomunitari che negli ultimi giorni sono giunti a Rosarno, oltre ad essere in gran parte regolari, sono sistemati in alloggi dignitosi, anche se il piu' delle volte di fortuna. Lavorano nel settore agricolo, inoltre, almeno la maggioranza, con regolari contratti anche perche' i proprietari dei terreni temono d'incorrere nei controlli, che sono piu' frequenti ed approfonditi rispetto a quanto avveniva prima. Il prefetto Domenico Bagnato, che in questi due anni ha gestito il Comune come Commissario straordinario, dopo avere provveduto a rimettere in sesto le finanze del Comune, sostiene di essersi impegnato soprattutto per cancellare la piaga dell'immigrazione clandestina e del sovraffollamento di extracomunitari soprattutto africani. Riguardo i possibili condizionamenti della 'ndrangheta, Bagnato dice che l'amministrazione straordinaria che ha retto il Comune negli ultimi due anni ''si e' sempre posta dalla parte della legalita' plaudendo all'attivita' di contrasto che e' stata attuata e continua ad opera delle forze dell'ordine, di concerto con la magistratura. Per quanto attiene ai problemi di infiltrazioni o condizionamento mafioso l'amministrazione straordinaria ha sempre impostato la macchina amministrativa comunale su criteri di legalita', legittimita' e trasparenza''.
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