Gli italiani raggiungono l'indipendenza economica tardi, o almeno richiedono il mutuo per la prima casa dopo aver compiuto i 35 anni. A dirlo e' Mutui.it, il comparatore online che ha analizzato oltre un milione di richieste di mutuo arrivate negli scorsi mesi attraverso le pagine del sito. L'analisi evidenzia che chi vuole sottoscrivere un mutuo per la sua prima abitazione ha mediamente 36 anni, richiede un finanziamento pari a 160 mila euro. Dall'indagine emerge che i finanziamenti per gli acquisti di immobili sono più alti al nord, mentre la Calabria (129 mila euro) è tra le regioni con gli importi più bassi. Questa tardiva indipendenza è certamente influenzata dalla difficoltà dei giovani a trovare impiego. Risale a pochi mesi fa, infatti, la rilevazione Istat che parlava di più due milioni di giovani, tra i 15 e i 29 anni, senza lavoro e che non studiano, e che sono quindi costretti a continuare a vivere con i genitori per questioni economiche. Dato, questo, che colloca l’Italia come fanalino di coda in Europa. Ecco l’esercito dei bamboccioni di Brunetta.
La disoccupazione giovanile non è però mai stata così elevata da oltre dieci anni. La percentuale nazionale del 27,9% sale a 39,3% nel Mezzogiorno. Rispetto al 2008, la Calabria è però l’unica regione del Mezzogiorno in cui non si registra una crescita della disoccupazione ma il suo tasso di occupazione si attesta sul 43,1%, tra i più bassi d’Italia.
Ecco quindi spiegato il moltiplicarsi dei “bamboccioni”, causati più dalla congiuntura economica che dalla sindrome di Peter Pan.
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