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martedì 3 gennaio 2012

Catanzaro: Federfarma, Regione non rispetta accordi

(Asca) - Catanzaro, 3 gen - ''A fronte di un comportamento di ASP e Regione umanamente non piu' tollerabile, i farmacisti, per assicurare la sopravvivenza delle farmacie e del servizio ai cittadini, si vedono costretti ad adottare le necessarie iniziative, che verranno nei prossimi giorni rese note nelle forme di legge''. E' quanto annuncia Federfarma, in una nota, in merito ai rapporti tra la Regione Calabria e le Farmacie private convenzionate della provincia di Catanzaro. ''Il 16 novembre 2011 - prosegue la nota - fu sottoscritto un accordo con lo scopo di scongiurare la ennesima agitazione che i Farmacisti privati si vedevano costretti a proclamare per tutelarsi dai gravissimi ritardi nei pagamenti accumulati dalle ASP, e per esse dalla Regione Calabria, nei confronti delle farmacie. In esecuzione degli accordi raggiunti in quella sede 'di comune accordo', per come e' scritto nel verbale, i farmacisti revocarono la proclamata agitazione, continuando cosi' a garantire come sempre l'assistenza farmaceutica ai cittadini calabresi''. ''Non solo. Con lo spirito di leale collaborazione e di chiara buona fede che da sempre guidano la categoria dei farmacisti privati nel rapporto con le Istituzioni, i farmacisti - continua Federfarma - hanno assicurato al Governo regionale, impegnato nel durissimo compito di 'governare' il deficit sanitario della nostra Regione, ogni e piu' ampia forma di collaborazione. Tale collaborazione - e' scritto ancora - si e' concretizzata gia' da tempo in tutta una serie di importanti azioni di revisione della organizzazione della assistenza farmaceutica territoriale, che vanno ben oltre il pur importantissimo accordo per la distribuzione per conto, foriero di ingenti risparmi per le finanze regionali, per prendere corpo e sostanza in una infinita' di ulteriori azioni di sostegno, tutte importantissime per il buon esito della azione di governo del deficit e tutte sostanzialmente a carico della categoria dei farmacisti''. ''E' opportuno sottolineare come tale pluralita' di azioni - scrive Federfarma - non solo sia stata sempre portata avanti dagli stessi farmacisti, che pure ne avrebbero pagato i relativi costi, ma addirittura come questi abbiano dovuto 'insistere' con i rappresentanti del Governo regionale per ottenere l'ascolto necessario a condividere e coordinare la concreta attuazione di tali misure. Seppure perplessi, i farmacisti - si fa rilevare - non hanno mai fatto venir meno la propria collaborazione, continuando a portare avanti varie iniziative nella consapevolezza, a questo punto cominciamo a ritenere solo 'romantica', che il perseguimento del bene comune rimanga l'unico modo di perseguire anche il bene del singolo in una societa' retta da principi di convivenza civili e sostenibili nel tempo dal punto di vista economico''.

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