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domenica 23 dicembre 2012

NATALE: LA CALABRIA RISCOPRE IL VALORE DELLA SOLIDARIETA' A SAN FERDINANDO SOMMA INIZIATIVE REVOCATE DEVOLUTA AI MIGRANTI PER PRANZO NATALE

Reggio Calabria, 23 dic. - (Adnkronos) - Sara' un Natale di solidarieta' e un po' in sordina quello che le famiglie calabresi affronteranno quest'anno. La crisi economica pesa molto sulle tasche dei cittadini ma cio' non impedisce di pensare a chi e' meno fortunato. A San Ferdinando, centro del reggino dove si trova una tendopoli di migranti impegnati nella raccolta degli agrumi, il sindaco ha revocato tutte le iniziative natalizie e la somma che era stata destinata alle manifestazioni sara' devoluta per offrire ai migranti il pranzo di Natale. Domenico Madafferi si sta battendo da settimane per assicurare condizioni migliori ai migranti della Piana di Gioia Tauro. Nelle citta' sono state promosse iniziative in pieno clima austerity. Le esigue risorse economiche hanno indotto i Comuni a puntare su artisti e prodotti locali. A Cosenza al tradizionale concertone di Capodanno si esibiranno cantanti e gruppi calabresi, ripetendo un treno iniziato lo scorso lo scorso anno. Anche l'animazione del periodo natalizio sara' curata da artisti locali. L'amministrazione ha favorito inoltre la promozione di prodotti artigianali per aiutare l'economia bruzia. Natale in sordina a Catanzaro e Reggio Calabria, comuni commissariati. Anche se piu' amaro per le difficolta' economiche generali del Paese, la Calabria conserva comunque le sue buoni tradizioni gastronomiche. Si parte l'antivigilia di Natale con i tradizionali cullurialli con cui la citta' di Cosenza si prepara al 24 dicembre. Si tratta di ciambelle salate fritte con l'impasto a base di patate. La tradizione vuole che il cenone della vigilia di Natale sia a base di pesce, con 13 pietanze a tavola. Per chiudere, i dolci tipici sono le scalille e i turdilli, ovvero impasti fritti e poi ricoperti con miele d'ape oppure di fichi, o glassa di zucchero. Nella zona di San Giovanni in Fiore, in Sila, e' famosa la pitta mpigliata, un rotolo di pasta farcita con noci, uva passa, canditi. Un piatto povero erano le susumelle, un impasto di farina dalla forma ovale arricchitosi nel tempo con cioccolato e spezie. In provincia di Reggio Calabria il re delle tavole rimane il torrone. L'antica tradizione di Bagnara Calabra impone una lavorazione artigianale del prodotto con materie prime di qualita'. Miele, albumi e mandorle sono lavorate con una procedura particolare che e' stata formalizzata in un disciplinare in attesa del riconoscimento del marchio Igp. A Reggio Calabria sono tipici anche i petrali, dolcetti a forma di mezzaluna con diversi ripieni, dai fichi al cioccolato. Anche la pignolata e' famosa, cioe' palline di pasta dolce fritte e poi ricoperte di miele. I mostaccioli sono biscotti morbidi a base di sciroppo di fichi, a volte arricchite con le mandorle. 

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