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lunedì 20 dicembre 2010

Last news Calabria


FORTUGNO: PROCURA GENERALE CHIEDE CONFERMA ERGASTOLI (AGI) - Reggio Calabria, 20 dic. - La conferma di quattro condanne all'ergastolo, per il delitto di Franco Fortugno, vice presidente del Consiglio regionale della Calabria ucciso a Locri il 16 ottobre 2005, e' stata chiesta dalla procura generale di Reggio Calabria. In corte d'assise d'appello nella citta' dello Stretto, il sostituto procuratore generale Fulvio Rizzo, a conclusione della sua requisitoria, ha chiesto la conferma del carcere a vita per Alessandro e Giuseppe Marciano', padre e figlio, per Salvatore Ritorto e per Domenico Audino, tutti accusati a vario titolo del delitto del politico calabrese.

'NDRANGHETA: COLLABORATORE DI GIUSTIZIA, ANTONINO LO GIUDICE TRADI' PASQUALE CONDELLO NEL 2001 AVEVA SALVATO IL LATITANTE DA CATTURA, POI VOLEVA 'VENDERLO' A CAPITANO ARRESTATO IERI Reggio Calabria, 20 dic. (Adnkronos) - Antonino Lo Giudice, il boss dell'omonima cosca che si e' autoaccusato di aver organizzato l'esplosione dei due ordigni alla Procura generale e sotto l'abitazione del procuratore generale a Reggio Calabria, voleva ''vendere'' alle forze dell'ordine Pasquale Condello ''Il Supremo'', arrestato nel 2008 al termine di una latitanza ventennale. E' quanto dichiara il collaboratore di giustizia Consolato Villani nell'interrogatorio del 29 settembre scorso. Il pentito parla di un colloquio avvenuto tra il 2004 e il 2005 con Lo Giudice, nel quale l'esponente della cosca gli disse di indicargli elementi utili per arrivare al ''Supremo''. ''Antonino Lo Giudice - ha dichiarato ai magistrati - mi ha chiamato e mi ha detto 'vedi un po', dato che noi giriamo sempre, se vediamo appartenenti alla cosca Condello in qualche zona o in qualche posto, praticamente se possiamo fare arrestare Pasquale Condello'''. Il riscontro e' nell'episodio che vede Consolato Villani riferire a Nino Lo Giudice di aver notato movimenti sospetti nell'appartamento al piano superiore al palazzo in cui abitava, dove stava una straniera. Lo Giudice gli chiese se aveva sentito odore di sigaro, conoscendo la passione di Pasquale Condello. Villani, anche se non ne era sicuro, gli rispose di si. Poco dopo, riferisce ai magistrati, alcuni uomini della Dia andarono in quell'appartamento ad eseguire una perquisizione. Secondo il collaboratore di giustizia, i fratelli Lo Giudice riferirono la circostanza a Saverio Spadaro Tracuzzi, il capitano dei Carabinieri arrestato ieri per concorso esterno in associazione mafiosa. La vicenda si lega a doppio filo con quella del latitante Pasquale Condello, che era scampato all'arresto nel 2001, secondo quanto ricostruito dalla Dda, proprio grazie ad una soffiata arrivata ai fratelli Antonino e Luciano Lo Giudice tramite l'ufficiale dell'Arma. Per questo motivo Condello voleva promuovere Nino Lo Giudice come suo rappresentante nei summit di mafia durante la sua latitanza. Ma ''il nano'' rifiuto' e decise di uscire dalla spartizione territoriale delle cosche a Reggio Calabria. Secondo il pentito Consolato Villani era una strategia per garantirsi l'immunita'. ''Praticamente -dice ai magistrati- lui si vuole comprare la sua, la loro, io penso la sua intoccabilita' a Reggio Calabria vendendosi prima all'uno poi all'altro e poi all'altro''. Poi nell'ottobre 2009 venne arrestato Luciano Lo Giudice per usura. E' l'episodio che ha spinto Antonino Lo Giudice a reagire, perche' pensando di essere immune si e' sentito tradito, e a decidere di organizzare gli atti dimostrativi con la bomba del 3 gennaio alla Procura generale. ''qua devono arrestare tutti, qua deve succedere questo, deve succedere la fine del mondo, poi vedrai questo e quest'altro'' diceva nel suo sfogo a Consolato Villani.

'NDRANGHETA: REGGIO CALABRIA, CAPITANO ARRESTATO FALLI' TENTATIVO SPIONAGGIO AL CONSIGLIO REGIONALE Reggio Calabria, 20 dic. (Adnkronos) - Era stato il capitano Saverio Spadaro Tracuzzi, l'ufficiale dell'Arma dei Carabinieri arrestato ieri per concorso esterno in associazione mafiosa con la cosca Lo Giudice di Reggio Calabria, a fallire il tentativo di posizionamento di una microspia all'interno degli uffici di Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria, nel 2008. L'obiettivo doveva essere Pasquale Maria Tripodi (arrestato nel febbraio dello stesso anno e successivamente ritenuto estraneo alle accuse) che aveva la stanza 509, invece l'ufficiale all'epoca in servizio alla Direzione investigativa antimafia ando' nella stanza 519 che era in uso al consigliere regionale Gianni Nucera. All'interno c'era un collaboratore che denuncio' il tentativo di effrazione della porta e fece scoprire il tentativo. Il collaboratore di giustizia Antonino Lo Giudice ha raccontato cio' che sapeva dell'episodio ai magistrati, indicando due circostanze particolari. La prima e' che Spadaro Tracuzzi disse di essere riuscito a trovare il badge grazie all'aiuto della sorella di Paolo Ianno' (collaboratore di giustizia) che lui conosceva per averlo trattato a fini investigativi. La seconda e' che nelle immagini riprese dal circuito di videosorveglianza a Palazzo Campanella si vedono cinque persone, tra cui due donne, mentre in realta' l'ordine di servizio della Dia riporta quattro militari per l'incarico. La quinta donna viene classificata come non meglio identificata.

CALABRIA/REGIONE: 22/12 PRESENTAZIONE PROGETTO UNICEF 'PIGOTTA 2010' (ASCA) - Reggio Calabria, 20 dic - ''Il progetto Unicef ''Pigotta 2010'' sara' presentato il prossimo, 22 dicembre, alle ore 11.00, nell'Auditorium ''Nicola Calipari'' del Consiglio regionale della Calabria, a Reggio Calabria, dalla Presidente della Commissione regionale Pari Opportunita', Giovanna Cusumano, alla presenza del Presidente del Consiglio, Francesco Talarico, e del Governatore Giuseppe Scopelliti. ''Si tratta di un'iniziativa di solidarieta' a sostegno dei bambini africani e delle donne in gravidanza - spiega la Cusumano - finalizzata all'acquisto di kit salva vita per le vaccinazioni e prevenzione delle malattie infantili che, in quelle zone, rappresentano le principali cause di morte. Il fatto che, oltre i rappresentanti dell'Unicef, siano anche presenti i bambini degli Istituti scolastici che hanno realizzato le bambole, rappresenta per questa Commissione un ulteriore motivo di soddisfazione legato al forte messaggio sociale che stiamo portando avanti a favore dei piu' deboli. Messaggio che si integra perfettamente con lo spirito caldo del Natale''.

CALABRIA/REGIONE: OPPOSIZIONE, OK RICONOSCIMENTO DIRITTO ESODO (ASCA) - Reggio Calabria, 20 dic - ''Ci riteniamo soddisfatti per i risultati positivi che hanno accompagnato gli emendamenti da noi proposti. In particolare, quello che estende l'esodo ai lavoratori in forza alle Province in base alla legge 34, in attesa che, in sede di coordinamento formale, si approfondisca la stessa problematica che interessa i lavoratori delle Comunita' montane. In piu', e' stato riconosciuto il diritto all'esodo a chi e' in servizio al 31.12.2010''. E' quanto dichiarano i consiglieri regionali del Pd Bruno Censore, Carlo Guccione e Ferdinando Aiello (Misto). ''Sottolineiamo con piacere - aggiungono - il favore con cui sono state accolte diverse nostre proposte. Ci riferiamo agli interventi sul fronte del contrasto alle mafie inerente alla qualificazione degli immobili (Tribunali e Caserme), per cui il relativo Piano deve essere concertato con i Ministeri competenti. Ancora, per quanto riguarda i ritardi di pagamento per fornitore di beni e servizi per somme dovute alla Regione, il riconoscimento del credito viene esteso ai creditori del comparto sanita'. Ed infine, viene ridotto il limite di 10.000 abitanti con l'impegno che l'infrastruttura debba avere valenza regionale per gli investimenti d'interesse regionale a favore dei Comuni''. ''Nonostante questi correttivi, il Bilancio resta ingessato - concludo i consiglieri - e istituisce nuovi tributi per coprire il disavanzo sanitario senza molto ottenere dal Governo che aveva annunciato lo sblocco di 300.000.000 di euro(Fondi Fas) per la copertura in parte del debito sanitario''.

'NDRANGHETA: LO MORO (PD), CONTRO CRIMINE POLITICA DELEGA A MAGISTRATURA (ASCA) - Catanzaro, 20 dic - ''Nei palazzi della politica sara' verosimilmente commentata positivamente la notizia dell'arresto a Livorno, dove era stato trasferito nei mesi scorsi, del Capitano dei Carabinieri Saverio Spadaro Tracuzzi, in servizio a Reggio Calabria fino al mese di giugno 2010 prima presso il Nucleo operativo ecologico e poi presso la Direzione investigativa antimafia''. Lo sostiene Doris Lo Moro, deputata Pd, componente della Commissione Affari Costituzionali della Camera. ''Spadaro Tracuzzi, che e' stato arrestato in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Reggio Calabria su richiesta della Dda, e' accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e di corruzione. E il suo arresto, a prescindere dall'esito della vicenda giudiziaria che lo coinvolge e che avra' il suo corso - dice Lo Moro - da' il senso di una ricerca della verita' che non guarda in faccia nessuno''. ''Ma i palazzi della politica - sostiene Lo Moro - hanno poco di che essere soddisfatti e dovrebbero spiegare cosa hanno fatto, dopo il coinvolgimento di Spadaro Tracuzzi, che ha ricevuto un avviso di garanzia il 7 ottobre nell'operazione reggina contro il clan Lo Giudice, per fare chiarezza dall'interno e tutelare l'attivita' e il prestigio dell'Arma dei Carabinieri''. ''Ho posto il problema ai Ministri dell'interno, dell'ambiente, e della difesa - conclude Lo Moro - con un'interrogazione depositata l'8 novembre 2010, su cui non ho ottenuto nessuna risposta. E il problema, visto dalla Calabria, era e rimane particolarmente grave perche', guardando solo agli ultimi mesi, sono stati arrestati altri carabinieri, di cui tre sono rimasti coinvolti in un'operazione del mese di novembre 2010 contro un clan di Rosarno e altri due finiti in carcere a Cosenza qualche giorno fa. Anche sull'episodio di Rosarno, in cui era coinvolto pure un agente di polizia penitenziaria, ho chiesto con un'interrogazione (ancora inevasa) ai Ministri dell'interno, della difesa e della giustizia, ''di avviare un'indagine interna sull'operato dei militari coinvolti nell'attivita' criminale e verificare cosa non ha funzionato nel contesto ambientale e di lavoro in cui gli stessi erano inseriti''. E qualcosa non funziona nella presenza dello Stato in Calabria se tanti militari si trovano coinvolti in episodi criminali, al punto da venire arrestati. Ma cosa fa il governo e cosa hanno fatto i ministeri competenti per intervenire preventivamente a tutela delle istituzioni? Perche' si continua a delegare tutto e sempre alla magistratura, attendendo passivamente il suo intervento?''.

COMUNI: PAESE CALABRIA IN VENDITA SU WEB, CEDUTE 20% CASE INIZIATIVA LANCIATA DA COMUNE SAN BASILE CONTRO LO SPOPOLAMENTO (ANSA) - SAN BASILE (COSENZA), 20 DIC - San Basile, piccolo comune del cosentino ''in vendita'' sul web, si ripopola. Da quando l'Amministrazione comunale, nel maggio scorso, ha lanciato l'iniziativa ''San Basile una casa in vendita'' con un sito grazie al quale e' possibile contattare i proprietari di abitazioni e acquistare dai palazzotti a semplici appartamenti o a piccoli appezzamenti di terreno, il 20% delle case e' stato venduto e molte trattative sono in corso. Il sito ha registrato trentamila visite da 91 Paesi: Italia (22.036 contatti), Olanda (3.769), Usa (921), Gran Bretagna (374), Germania (228), Francia (228), Canada (152), Belgio (135), Svizzera (133), Australia (77) e Spagna (76). E tanti sono stati i visitatori che si sono recati di persona a San Basile, paese di origine greco-albanese del cosentino alle falde del complesso montuoso del Pollino. Molti gli acquirenti di casa provenienti dal nord. Tra loro una coppia di Milano, un'altra di Firenze. Un operatore economico che lavora a Praga ha comprato un edificio per farci una struttura di pet teraphy, mentre una coppia di Cava dei Tirreni ha intenzione di aprire un bed and breakfast.

CALABRIA/REGIONE: TRIPODI (UDC), OK QUOZIENTE FAMILIARE IN FINANZIARIA (ASCA) - Reggio Calabria, 20 dic - ''Esprimo soddisfazione per l'accoglimento della proposta dell'Udc di inserire nel Collegato alla Manovra finanziaria 2011 del Quoziente familiare Calabria''. E' quanto afferma il presidente del gruppo dell'Udc alla Regione Calabria, Pasquale Tripodi. ''Si tratta di intervento innovativo sotto il profilo dell'attenzione sociale per quelle famiglie calabresi che risentono in maniera particolarmente negativa della crisi economica che incrina la coesione dei nuclei familiari e la stessa tenuta civile. Non si tratta - sottolinea Pasquale Tripodi - di meri aiuti di tipo finanziario e ''una tantum', quanto piuttosto di un intervento organico che riguarda agevolazioni tariffarie sui servizi erogati, piu' assistenza a disabili ed anziani, sostegno per i giovani studenti meritevoli componenti di nuclei familiari in difficolta', e di promozione per chi e' in difficolta' all'accesso ai servizi ed alle attivita' culturali e sportive. Infine, voglio sottolineare che una mia proposta in materia di esodo dei dipendenti regionali, e' stata estesa anche a quei lavoratori ex legge 34 trasferiti alle Province''

'NDRANGHETA:ARRESTO CAPITANO;LE DICHIARAZIONI SU RIMESSAGGIO (V. ''NDRANGHETA: ARRESTO CAPITANO; MACRI', SU ..' DELLE 10.37) (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 20 DIC - Nell'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti del capitano dei carabinieri Saverio Spadaro Tracuzzi sono confluite anche alcune dichiarazioni di un maresciallo dell'Arma, Gennaro Giampa', che ha prestato servizio nel Nucleo operativo ecologico di Reggio Calabria insieme all'ufficiale e che, successivamente, ha denunciato lo stesso Spadaro Tracuzzi per mobbing. Ne scrive oggi il Quotidiano della Calabria. Nella sue denunce, che sono state archiviate, Giampa' sostiene che il capitano dei carabinieri ebbe un occhio di riguardo in merito a presunte irregolarita' edilizie ed ambientali riscontrate in una ditta di rimessaggio intestata a Antonio Spano', che secondo gli investigatori e' il prestanome di Luciano Lo Giudice, fratello del boss Antonino che e' diventato recentemente collaboratore di giustizia. Giampa', in particolare, secondo quanto scrive il quotidiano, ha riferito che dopo il sopralluogo compiuto dal Noe nel novembre 2004, ''il capitano Spadaro mi disse che aveva una barca in deposito presso il cantiere e che Spano' era un suo amico ed era una persona perbene, tanto che tenevano le marche li' magistrati come Mollace e Macri' e colleghi della polizia di cui non mi fece il nome''.

CALABRIA: SINDACATI, SI TENTA DEPOTENZIARE VIGILI DEL FUOCO (ASCA) - Catanzaro, 20 dic - ''Devono ancora arrivare al Comando provinciale di Cosenza e gia' si cerca di fare scomparire i 35 nuovi Vigili del Fuoco. Con questo potenziamento si possono attivare ben due sedi di soccorso nella provincia di Cosenza e questo dopo le dure lotte e rivendicazioni che hanno portato alla luce del sole il problema della carenza di sedi operative ed hanno reso possibile il potenziamento dei pompieri da parte dell'Amministrazione centrale di Roma''. Lo sostengono i Sindacati di Categoria di Uil e Cgil. ''Ma ora e' necessaria una gestione del personale avente come scopo principale il potenziamento del servizio e non la creazione di posti di comodo. 32 Vigili del Fuoco permanenti - sostengono i Sindacati - sono il numero previsto per il funzionamento di ben due distaccamenti operativi da aprire sul territorio provinciale e qui ne arrivano 35 - dice Bonaventura Ferri, sindacalista della UIL, - e' impensabile non attivare definitivamente la sede di Schiavonea e di San Giovanni in Fiore- continua Ferri - nessuno puo' pensare di barattare qualche tessera sindacale con la sicurezza dei cittadini di tutta la provincia cosentina. Aprire due nuove sedi di soccorso dei Pompieri vuol dire salvare vite umane, case, beni e garantire la sicurezza di centinaia di migliaia di contribuenti''. ''Chiediamo l'intervento di tutta la deputazione della provincia di Cosenza affinche' vengano immediatamente aperte - affermano i Sindacati - definitivamente due nuove caserme, Schiavonea e San Giovanni in Fiore - concludono i sindacalisti UIL e CGIL - la societa' civile non puo' assistere inerme ad un tale atto di una gravita' inaudita, dopo le lotte e le rivendicazioni attuate fino ad oggi non si puo' assistere ad un simile scempio''.

REGGIO CALABRIA: BABBO NATALE QUEST'ANNO LASCIA A RIPOSO LE RENNE - Reggio Calabria, 20 DIC (Il Velino) - Al posto delle renne quest'anno Babbo Natale per girare in citta' ha preferito un quadriciclo ecologico. Qualche volta bisogna far riposare anche le renne. E lui e' uno che gli animali li rispetta! Puntuale, giocondo, Babbo Natale, insieme ai suoi postini, arrivera' lunedi' 20 dicembre, alle ore 10.30, alla Scuola primaria e dell'infanzia "Collodi", in via Aldo Moro. Sempre gentile ma con tono deciso, dara' le ultime indicazioni ai suoi assistenti e poi, a bordo di veicoli rigorosamente ecologici, via di corsa a leggere le letterine che grandi e piccini hanno scritto per affidargli sogni e speranze. Poste Italiane rinnova la liturgia di una tradizione antica, insieme alla magia di un mondo dove i miracoli sono ancora possibili, dove il meraviglioso si confonde con il reale, e il visibile e l'invisibile convivono facilmente. Al "Collodi" Babbo Natale trovera' ad accoglierlo una grande festa, organizzata dagli insegnanti e dalla dirigente scolastica Maristella Spezzano, con la collaborazione della filiale di Poste Italiane, diretta da Carolina Picciocchi, e il contributo della Quinta circoscrizione, del presidente Antonio Eroi. Dopo il divertente spettacolo di burattini, dello scorso sabato pomeriggio, intitolato "Il Postino di Babbo Natale", i bambini della scuola faranno ascoltare a tutti gli ospiti alcune delle canzoni preparate per il Concerto di Natale dalle "Ugole verdi". Un'anteprima esclusiva per Babbo Natale, prima del concerto "ufficiale" in programma per lunedi' pomeriggio alle 17. E poi, tante sorprese. Oltre 150mila le letterine raccolte ogni anno dai postini di Babbo Natale. Ed e' un dato in controtendenza! In tutto il mondo, infatti, i volumi della corrispondenza diminuiscono, mentre lui, Babbo Natale, continua a incassare la simpatia di milioni di bimbi che affidano grandi sogni, desideri e speranze, a un gesto semplice, come e' quello di scrivere una letterina. A tutti sara' inviata una risposta personalizzata e un simbolico dono, in segno di amicizia e solidarieta'. Poste Italiane anche per il 2010 ricorda che in tutti gli uffici postali, e' possibile trovare il libro che raccoglie le letterine spedite a Babbo Natale nel corso degli anni. Si intitola "Io ci credo che esisti". Nel 2009, nelle prime settimane ha fatto registrare un successo degno di un best seller: 10mila copie vendute. L'iniziativa editoriale serve a sostenere l'attivita' dell'associazione Ai.Bi (Amici dei Bambini) a favore dell'infanzia abbandonata. Quest'anno, inoltre, Poste Italiane ha rinnovato l'impegno con il sodalizio, per fornire un luogo di accoglienza dignitoso e umanamente stimolante, a un gruppo di 25 bambini da 0 a 3 anni, residenti nel quartiere situato nel villaggio di Kbal Tommob, in Cambogia.

'NDRANGHETA: ARRESTO CAPITANO; PM MINORI, MAI AVUTO BARCHE (V. ''NDRANGHETA: ARRESTO CAPITANO; MACRI', SU ..' DELLE 10.37) (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 20 DIC - ''In merito a quanto riferito da alcuni quotidiani cioe' il fatto che alcuni magistrati tenevano le barche presso cantieri di Spano', e cioe' Mollace e Macri', voglio denunciare la falsita' totale di questa circostanza in quanto non ho mai posseduto una barca ne' tantomeno so chi sia Spano' e dove si trovi il suo cantiere''. A sostenerlo e' il procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria Carlo Macri', in merito alle indagini che hanno portato all'arresto del capitano dei carabinieri Saverio Spadaro Tracuzzi. Carlo Macri' e' il fratello di Vincenzo, attualmente procuratore generale di Ancona dopo essere stato procuratore nazionale antimafia aggiunto. ''Inoltre - ha aggiunto Carlo Macri' - denuncio che la falsita' di questo dato, chiunque lo abbia riferito, poteva essere accertata in poche ore con i potenti mezzi di cui dispone la Dda di Reggio Calabria''.

CALABRIA: SCOPELLITI, CONTRIBUTI A COMUNI IN DISSESTO IDROGEOLOGICO (ASCA) - Catanzaro, 20 dic - ''I contributi concessi con gli esigui fondi resi disponibili dall'Opcm 3862/2010 consentiranno ai Comuni ed alle Province, che hanno operato sul territorio fin dai giorni immediatamente successivi alle emergenze, con tempestivita' e nel rispetto delle norme, di riacquisire, purtroppo, solo una parte delle somme stanziate a copertura delle ingenti spese, che hanno dovuto affrontare. Al riguardo, confermo di avere richiesto al Ministro dell'Economia, per il tramite del Dipartimento della protezione civile, di integrare i finanziamenti finora stanziati, condizione indispensabile per dare attuazione a molte delle iniziative programmate e, ad oggi, prive di copertura finanziaria''. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti che, in qualita' di Commissario Delegato ai sensi dell'Opcm di Protezione Civile n. 3862/2010, ha emanato tre Ordinanze commissariali che autorizzano la liquidazione di contributi in favore delle Province e dei Comuni danneggiati dai dissesti idrogeologici che hanno colpito la regione Calabria nei mesi di settembre 2009 e febbraio 2010. Sulla base delle istruttorie effettuate dalla Struttura di Supporto al Commissario Delegato, spiega una nota regionale, coordinata dall'Ing. Giovanni Lagana', Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici, sono stati accertati gli interventi in somma urgenza gia' realizzati in conformita' alla normativa vigente e le spese sostenute nella fase di prima emergenza, ai fini della determinazione degli emolumenti e dei contributi erogabili.

'NDRANGHETA: CAPITANO ARRESTATO SBAGLIO' SISTEMARE MICROSPIA DOVEVA PIAZZARLA IN UFFICIO CONSIGLIERE REGIONE, CONFUSE STANZA (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 20 DIC - Doveva piazzare una microspia nell'ufficio di un consigliere regionale della Calabria, ma sbaglio' stanza e rischio' di essere scoperto dal collaboratore di un altro consigliere. C'e' anche questo nell' ordinanza di custodia cautelare che ieri ha portato in carcere il capitano dei carabinieri Saverio Spadaro Tracuzzi con l' accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione aggravata. L'ufficiale, all'inizio del 2008, insieme ad agenti della Dia di Reggio Calabria, su disposizione della magistratura, doveva sistemare una microspia nell'ufficio al Consiglio regionale del consigliere Pasquale Maria Tripodi, contrassegnata con il numero 509, ma invece si reco' alla stanza 519 del consigliere Gianni Nucera e tentando di entrare mise in allarme un collaboratore del consigliere che era nell'ufficio. Del fatto ne ha parlato anche Antonino Lo Giudice, boss dell' omonima cosca reggina e da due mesi divenuto collaboratore di giustizia. Secondo quanto ha riferito il pentito, Spadaro Tracuzzi gli disse che l'attivita' doveva essere svolta da tempo ma che c'erano state delle difficolta' tecniche per la difficolta' di trovare il budge per entrare a Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale. Successivamente, ha riferito sempre Lo Giudice, il capitano gli disse che aveva risolto il problema e che aveva i contatti giusti.

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