tradizione della sezione "Musica & Danza" diretta da Enrico Castiglione, che
quest'anno riporta i "principal dancers" del New York City Ballet, una delle
prime compagnie al mondo, nel raffinato George Balanchine Gala. Un ritorno
molto gradito e atteso, dopo la prima entusiasmante esibizione al Teatro
Antico, avvenuta nel 2007 , in occasione del gala di addio alle scene di
Alessandra Ferri. I danzatori si esibiranno in un programma definito in
esclusiva per Taormina Arte, che vuole rendere omaggio al sommo coreografo
russo-americano, fondatore e anima del mitico NYCB.
Domani mercoledì 17 agosto, alle ore 21.30, al Teatro Antico, il gala
intende dare un saggio della stupenda compagnia, attraverso una nutrita
rappresentanza dei suoi danzatori più in vista: Ashley Bouder, Tiler Peck,
Megan Fairchild, Sara Mearns, Gonzalo Garcia, JoaquinDe Luz, Tyler Angle,
Sebastian Marcovici e Andrew Veyette.
La serata si aprirà con Apollon Musagète, una delle creazioni più
affascinanti di Balanchine, la cui trama è centrata sull'incontro mitologico
tra Apollo, il dio protettore delle Arti, e le tre muse Calliope, Polimnia e
Tersicore, rispettivamente protettrici della poesia e dei suoi ritmi, della
mimica, della danza. Nel ruolo del titolo il ballerino spagnolo Gonzalo
Garcia, "il miglior Apollo del mondo", come lo ha definito la stampa
internazionale dopo la sua esibizione al Partenone di Atene in occasione
dell'inaugurazione dei giochi olimpici. In scena per la prima volta nel 1928
al Teatro Sarah Bernhardt di Parigi, Apollon Musagète è il primo vero
successo di Balanchine, quello che lo rese noto alle platee di tutto il
mondo e segnò l'inizio della collaborazione con Igor Stravinskij. Con Garcia
danzano Ashley Bouder, Megan Fairchild e Tiler Peck.
Seguirà il balletto Agon, sempre su musica di Stravinskij, la cui prima
rappresentazione risale al 1957 nel City Centre of Music and Drama di New
York. Il termine "agon" in greco significa competizione e il balletto è una
vera e propria gara di bravura tra danzatori, che a Taormina vedrà in campo
Sara Mearns e Sebastian Marcovici. Terzo brano Stars and Stripes, ovvero
"stelle e strisce", su musica di John Philip Sousa, prima rappresentazione
nel 1958, sempre al CCMD, qui danzato da Ashley Bouder e Andrew Veyette. Non
è difficile immaginare il patriottismo intrinseco in questo lavoro, in cui
Balanchine celebra il suo paese adottivo, gli Stati Uniti d'America.
Tarantella, su musica di Louis Moreau Gottschalk, rappresentato per la prima
volta nel 1964 ancora al CCMD, Porta con sé l'energia del folclore
napoletano e il rigore della danza classica. Sfruttando il divertente
adattamento orchestrale di Hershy Kay, Balanchine non perde occasione di
sorprenderci e di ampliare i confini della danza classica. Ad interpretarlo
Megan Fairchild e Gonzalo Garcia.
Tschaikovsky pas de deux, su musica ovviamente del celebre compositore
russo, dato in prima assoluta ancora al CCMD nel 1960, verrà danzato da
Tiler Peck e Joaquin De Luz. La musica, scritta nel 1877 per la danzatrice
Anna Sobeshchanskaya, come completamento del ruolo di Odile nel terzo atto
del Lago dei Cigni, non venne mai inserita nella partitura ufficiale del
balletto. Venne ritrovata nel 1953 nell'archivio del Teatro Bolshoi di
Mosca. Balanchine chiese, e ottenne, il permesso di crearne una coreografia,
gioiello della danza del 1900.
Chaconne, su musica di Gluck, prima rappresentazione nel 1976 al Lincoln
Centre di New York, viene proposto a Taormina da Sara Mearns e Tyler Angle.
Balanchine creò questa coreografia nel 1936 per la produzione dell'Orfeo al
Metropolitan. L'allestimento innovativo prevedeva i cantanti schierati in
platea e i danzatori sul palcoscenico che ne mimavano le azioni. La
produzione non ebbe successo ma Balanchine riprese la sua Chaconne per
crearne un pezzo a sé.
Chiude il programma ufficiale del George Balanchine Gala, curato da Daniele
Cipriani, il celeberrimo Who Cares?, creato sulla travolgente musica di
George Gershwin e andato in scena per la prima volta nel 1970 al Lincoln
Centre. Il compositore morì nel 1937 proprio mentre lavorava con Balanchine
allo spettacolo di Broadway Follies di Samuel Goldwin. Trentatré anni dopo,
il coreografo volle dedicargli un esaltante tribute con Who Cares?,
raccogliendo sedici canzoni di Gershwin composte tra il 1924 e il 1931 e
creando un inno alla città di New York. Sul palcoscenico del Teatro Antico
verrà proposto dall'intero ensemble dei principal dancers. Un'autentica
parata di stelle per una serata indimenticabile.
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