"La lettera inviata al Presidente Napolitano dal Comitato dei dipendenti a tempo determinato dei Centri per l'Impiego della Provincia di Reggio Calabria, rappresenta un grido di allarme e di dolore che non può trovarci silenti". A dichiararlo è il dott. Domenico Giannetta, Assessore alle Attività Produttive, Politiche del Personale e Sindacali dell'Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria. "Pur manifestando piena solidarietà ai precari, - prosegue l'Assessore Giannetta – intendo chiarire subito, a scanso di ogni equivoco, che si tratta di una questione che abbiamo purtroppo ereditato dalla precedente consiliatura a guida centro – sinistra.
Chi ci ha preceduto, infatti, ha avuto tutto il tempo per trovare una soluzione più definitiva dal punto di vista occupazionale per questi giovani ma non l'ha fatto.
Ciò nonostante sin dal mio insediamento come assessore ho inteso approfondire ed occuparmi di loro, a partire da un primo incontro avvenuto con le categorie sindacali che li rappresentano, presso gli uffici dell'assessorato. In tale sede – evidenzia l'assessore Giannetta – si è affrontato e discusso il loro problema dimostrando massima apertura, dialogo, confronto e sensibilità al caso, per trovare una soluzione, nel rispetto della normativa vigente, di concerto con il Presidente Raffa, la giunta e tutta l'amministrazione Provinciale di Reggio Calabria.
Per onestà intellettuale e correttezza però - sottolinea l'assessore Giannetta - ritiengo che alcune osservazioni formalizzate nel ricorso al Signor Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dai predetti lavoratori precari siano inesatte ed anche pretestuose.
In primis, occorre evidenziare che il bando "incriminato", almeno secondo quanto descritto dai lavoratori, pubblicato dall'amministrazione provinciale di Reggio Calabria, attraverso il serio e scrupoloso lavoro della dirigente del settore competente, dottoressa Maria Teresa Scolaro, certamente non è stato pubblicato per sfavorire o mortificare i lavoratori precari già in forza presso l'Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, bensì è stato pubblicato nel pieno rispetto del principio del buon andamento della pubblica amministrazione, oltre tutti i principi in materia di finanza pubblica e di economicità di gestione, per dare nella massima trasparenza a tutti coloro i quali ne abbiano i requisiti e quindi pure ai medesimi la possibilità di parteciparvi. Per noi non esistono, infatti, lavoratori di serie A e di serie B a seconda dei vari orientamenti politici.
Infatti, il bando di concorso pubblicato è coerente ed in linea con le previsioni normative attuali e con il disposto contenuto nel Decreto Regionale n.2655 del 30.03.2011. Pertanto la non pubblicazione del bando di Concorso, o la eventuale pubblicazione secondo modalità diverse da come si è proceduto nella formazione dello stesso, avrebbe esposto l'Ente Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria a perdere il finanziamento dei Fondi P.O.R. già impegnati per il predetto bando, attraverso la Regione Calabria, con consequenziali ammonimenti e sanzioni da parte della Corte dei Conti.
In ogni caso l'assessore Giannetta ritiene che l'Amministrazione Provinciale unitamente al Consiglio Regionale ed ai suoi massimi organi di governo di concerto con le organizzazioni sindacali debba farsi carico del problema dei predetti lavoratori precari e trovare prima possibile, pur nel rispetto della normativa vigente, nella massima trasparenza e legalità, una soluzione adeguata al caso. In tale ultima direzione si muoverà l'Amministrazione Provinciale secondo quanto peraltro indicato dallo stesso Presidente Raffa che intende senza dubbio fare tesoro della preziosa e qualificante esperienza che tali lavoratori hanno maturato in seno all'Ente, soprattutto adesso che l'esigenza di un sostanziale "svecchiamento" della pianta organica si apre alla possibile e reale prospettiva di un ipotetico coinvolgimento di nuove leve destinate a subentrare in Provincia al posto di coloro che hanno fatto richiesta di essere collocati a riposo poiché giunti al termine della loro carriera".
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