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sabato 30 ottobre 2010

Last news Calabria


RIFIUTI: CALABRIA, SINDACO LAMEZIA TERME VIETA TRANSITO CAMION PROVENIENTI DA CAMPANIA Catanzaro, 30 ott. (Adnkronos) - Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, ha emesso un'ordinanza per vietare il transito su tutto il territorio del Comune degli automezzi che trasportano rifiuti provenienti da regioni diverse dalla Calabria verso la discarica di Pianopoli e altri siti. Con questo atto, preannunciato all'inizio della settimana, il sindaco e l'amministrazione di Lamezia Terme concretizzano la loro contrarieta' al permesso concesso dall'Ufficio del Commissario per l'emergenza rifiuti in Calabria di consentire lo scarico di 300 tonnellate al giorno dei rifiuti provenienti dalla Campania. L'ordinanza e' stata inviata a tutte le forze dell'ordine e anche al sindaco del Comune di Pianopoli, per opportuna conoscenza e per darne comunicazione alla proprieta' privata della discarica che ricade nel territorio di Pianopoli in localita' Gallu' – Carratello.
Sono stati informati dei contenuti del provvedimento il presidente della Giunta regionale della Calabria Giuseppe Scopelliti e la presidente della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro. I camion possono raggiungere la discarica tramite altri tragitti, ma l'ordinanza provochera' certamente disagi. ''Quello che sta accadendo - ha detto il sindaco Speranza - e' gravissimo. Sono stupito perche' in questo modo non solo si butta la Calabria, una regione che vive una situazione drammatica e di grande difficolta' per diversi motivi, nell'emergenza, ma perche' si apre un centro di grandi affari sulla questione rifiuti proprio vicino alla mia citta'. Adesso capisco perche' mi hanno finora impedito la realizzazione di una discarica pubblica sul mio territorio. "Da parte mia continuero' a tutelare al meglio la salute dei cittadini e mi opporro' alla nascita di un business dei rifiuti nel nostro territorio. Questa mia posizione non e' un atteggiamento di chiusura al dramma che gli altri stanno vivendo ma sono convinto che nel mezzogiorno si utilizzano i drammi per fare soldi, si creano le emergenze per fare business'', ha concluso Speranza.

FORZA DEL SUD, I GRANDI ASSENTI ALL'ASSEMBLEA COSTITUENTE PALERMO
 30 OTT (Il Velino/Il Velino Sicilia) - La loro presenza era stata annunciata, ma al teatro Politeama, oggi, non c'erano. Si tratta del deputato Antonio Martino (che ha pero' inviato una lettera beneaugurante), del ministro per le Pari Opportunita' Mara Carfagna, dei fratelli Luigi e Ambrogio Crespi, del presidente della regione Campania Stefano Caldoro, del presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti. Assenze importanti, che hanno suscitato qualche imbarazzo fra gli organizzatori.
TRASPORTI: PD, CALABRIA ABBANDONATA DA TRENITALIA (AGI) - Catanzaro, 30 ott. - "Se si vuole affrontare con serieta' il problema del trasporto ferroviario in Calabria e' assolutamente inopportuno lanciare cortine fumogene, come la richiesta di avere l'alta velocita', per nascondere la situazione precaria delle nostre reti ferroviarie e l'assoluta inerzia del Governo centrale, competente in materia. Questo assunto e' dimostrato dalla soppressione di diverse corse di treni di breve e lunga percorrenza, decisa da Trenitalia nella nostra regione, che sta provocando gravi disagi a quanti, per lavoro o studio, utilizzano quotidianamente questo mezzo di trasporto. Un taglio che,soprattutto nel tirreno cosentino, arrechera' anche un grave danno al turismo, che costituisce l'attivita' economica prevalente dell'intera fascia costiera". Lo afferma il capogruppo del Pd alla regione Calabria, Sandro Principe. "La Calabria - prosegue - non ha bisogno dell'alta velocita', ma piuttosto di una velocizzazione della rete ferroviaria tirrenica che consenta anche alle merci sbarcate a Gioia Tauro di raggiungere la propria destinazione per ferrovia; cosi' come ha bisogno di elettrificare e raddoppiare la linea ionica, tuttora a binario unico. Le due dorsali, quella tirrenica e quella ionica, andrebbero poi collegate attraverso rapidi bypass da Lamezia Terme a Catanzaro e da Paola a Sibari. Una strategia di questo tipo rilancerebbe anche il Porto di Corigliano-Schiavonea, che potrebbe diventare punto di riferimento per il traffico delle merci verso i Balcani e l'Est Europeo. Ed a proposito di rete ferroviaria, la Regione Calabria - invece di togliere, per come ha fatto, risorse alle Ferrovie della Calabria, dovrebbe porsi il problema di come riattivare, utilizzando questo Ente, la linea ferroviaria Cosenza - Catanzaro. Inoltre, realizzando le metropolitane leggere da Catanzaro a Germaneto e da Cosenza ad Arcavacata di Rende, avviate dal Governo di Centrosinistra, si creerebbe un collegamento tra l'Unical e l'Universita' Magna Graecia per consentire ai due atenei di fare sistema. Efficienti dotazioni di infrastrutture di comunicazioni e di trasporto costituiscono - conclude Principe - il punto di partenza per creare le condizioni essenziali di sviluppo per la Calabria ed il Mezzogiorno. Ma a cio' non sembra siano interessati ne' il Governo del Paese, ne' quello regionale, per come e' dimostrato dalle recenti decisioni assunte sull'utilizzo dei fondi Fas, che, anzicche' essere impiegati per colmare le carenze che si registrano nel nostro sistema infrastrutturale, economico e dei servizi, saranno destinati a ripianare parte del deficit sanitario. Naturalmente sullo stato dell'autostrada A/3 preferiamo tacere per carita' di patria".

ENEA-INGV, MARE POTREBBE ALZARSI FINO A UN METRO E MEZZO (ANSA) - ROMA, 30 OTT - Entro fine secolo la maggior parte delle coste italiane potrebbe essere sommersa dall'acqua del mare, che potrebbe crescere fino a un metro e mezzo. Lo afferma uno studio coordinato da Fabrizio Antonioli dell'Enea, a cui hanno partecipato Kurt Lambeck, presidente dell'Accademia delle Scienze australiana e alcuni ricercatori dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. "Lo studio ha preso in considerazione le previsioni per l'innalzamento delle acque elaborate dall'Ipcc - spiega Marco Anzidei dell'Ingv, che ha partecipato allo studio pubblicato dalla rivista Quaternary Research - e quelle, piu' pessimistiche, di Stefan Rahmstorf dell'universita' di Potsdam, ipotizzando gli effetti su 33 pianure costiere italiane". Secondo l'Ipcc il livello del Mediterraneo crescera' entro fine secolo tra i 18 e i 28 centimetri, mentre l'ipotesi di Rahmstorf e' che l'innalzamento variera' tra i 50 e i 140 centimetri. Se a queste cifre si sommano gli effetti dell'abbassamento del terreno dovuti ai diversi movimenti della crosta terrestre lo scenario e' terribile: "Nella migliore delle ipotesi il mare crescera' di piu' di 18 centimetri, mentre nella peggiore si arrivera' a piu' di un metro e mezzo - spiega Anzidei - se si pensa a certe coste italiane, come quella di Ostia, anche la variazione piu' piccola puo' provocare effetti disastrosi". Tra le zone a rischio individuate dallo studio ci sono le coste della Versilia, il delta dell'Ombrone, la laguna di Orbetello, la costa di Roma, il Lazio meridionale, la costa del Volturno e del Sele, le aree lagunari di Venezia, Grado e Marano, le coste dell'Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo, i laghi di Lesina e Varano, le aree umide di Cagliari e Oristano e infine le oltre 400 km di coste tra Trapani e Catania. A 'salvarsi' invece potrebbero essere alcune coste di Calabria e Sicilia, che a differenza delle altre si stanno alzando per effetto dei movimenti tettonici. Per le aree piu' a rischio, aggiunge Anzidei, non basteranno i rimedi messi in atto oggi: "Gia' oggi le coste stanno diminuendo per effetto dell'erosione, ma anche di un certo innalzamento del mare - spiega l'esperto - ora si provvede con il ripascimento, ma con numeri cosi' alti questo e' un palliativo. Bisognera' spostare intere strutture per evitare che vengano danneggiate dal mare". Lo stesso progetto ha esaminato la situazione di alcuni 'vicini di casa' del nostro paese, trovando risultati diversi: "Nel caso di Tunisia e Libia, ad esempio, la crescita del livello marino e' minore perche' gli effetti tettonici tendono a sollevare i due paesi - spiega Anzidei - mentre la Turchia e' messa molto peggio, e ha gia' oggi delle aree una volta abitate finite sott'acqua".

PREMIO BORSELLINO: SAVIANO,DA LUI HO IMPARATO A CAPIRE MAFIA SUO INSEGNAMENTO E' 'VERITA' E POTERE NON COINCIDONO MAI' (ANSA) - ROSETO DEGLI ABRUZZI (TERAMO), 30 OTT - ''Verita' e potere non coincidono mai: e' questo il meraviglioso insegnamento che ci viene dal lavoro di Paolo Borsellino, e' questo il metodo per capire la verita' delle cose''. Con queste parole lo scrittore Roberto Saviano ha commemorato la memoria del giudice ucciso dalla mafia, ritirando il Premio intitolato a lui e assegnato da Societa' Civile. Saviano ha partecipato questa mattina alla cerimonia conclusiva della XV edizione del Premio Borsellino. Parlando dei giudici trucidati da Cosa nostra, ha affermato che ''il loro talento mette paura non solo ai poteri del passato ma anche ai poteri di oggi, che mai come adesso sentono di scricchiolare, avviati come sono verso la fine''. Dicendosi emozionato nel ricevere un premio intitolato a Borsellino, lo scrittore ne ha esaltato ancora il valore attuale: ''Non si sta parlando di un monumento, di una cosa del passato: lui, il suo lavoro, sono qui, e' l'alchimia che viene fuori quando si parla di quella stagione, da quella storia si arriva direttamente al futuro''. Premi sono stati assegnati anche ad Andrea Riccardi, presidente della Comunita' di Sant'Egidio, ai procuratori dell'Aquila e di Reggio Calabria, Rossini e Di Landro, all'ex parroco di Scampia don Aniello Manganiello, a Maurizio Artale del Centro ''Padre nostro'' di Palermo, a Stefania Petiz, inviata di Striscia la notizia e alla memoria di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica. In apertura della cerimonia di consegna e' stata letta una lettera di Agnese Borsellino, vedova del giudice, indirizzata ai giovani studenti presenti in sala: ''Ho continuato e continuero' a rispettare le Istituzioni di questo Paese perche' mi rendo conto che abbiamo il dovere di rispettarle e servirle come mio marito sino all'ultimo ci ha insegnato. Io non perdo la speranza di una societa' piu' giusta e onesta in grado di costruire un'Italia piu' giusta e onesta''.
'NDRANGHETA: CONFCOOPERATIVE CALABRIA, PUNIRE STALKING AD IMPRESE (AGI) - Gerace (Reggio Calabria), 30 ott. - "Credo che sia tempo di introdurre o riformare l'ordinamento italiano con nuovi interventi che mirino a codificare gli atteggiamenti 'ndranghetisti verso gli imprenditori, questo stalking perpetrato ai danni degli imprenditori, deve essere configurato come reato, con pene inasprite proprio perche' reato di 'ndrangheta". E' questa la proposta di Katia Stancato per intensificare la lotta al crimine in Calabria a favore degli imprenditori onesti. Il presidente di Confcooperative Calabria e' intervenuta con queste parole al convegno sulla legalita' promosso da Idee, l'associazione delle donne del Credito cooperativo, che si e' svolto a Gerace. "E lo stalking e' subito anche dagli agricoltori - precisa Katia Stancato - che in molti casi finiscono per abbandonare i propri campi ormai svalutati dai ripetuti danneggiamenti. Per fare le dovute distinzioni - ed identificare il lavoro onesto, che in Calabria e' tanto, Prefetture e Camere di Commercio potrebbero approntare uno strumento di qualificazione o di certificazione, una sorta di bollino verde, che consenta a tutti di identificare le aziende sane di questa regione. Credo che un generico piano per il Sud - precisa il presidente Stancato, ampliando lo scenario - qui sia ancora insufficiente, incompleto: va approntato un programma articolato di incentivi, strumenti per l'economia d'impresa, ma anche per la riproduzione del capitale sociale, per la promozione sociale e per la propensione alla cooperazione, che non e' solo una modalita' societaria scelta da singoli per fare impresa, ma significa fare, progettare insieme lo sviluppo di un territorio o di un settore. Il progetto della cooperazione tra imprese, Istituzioni, banche locali, condiviso e insieme costruito e' un progetto meno vulnerabile e piu' forte, perche' radicato nelle esigenze sociali, produttive o di lavoro di quel territorio e perche' tutti i coinvolti saranno disponibili a difenderlo come proprio". Alla convention, aperta dal saluto di Antonio Bilotta, presidente di Federcasse Calabria, sono intervenuti anche Nicola Gratteri, procuratore aggiunto di Reggio Calabria; Alessandro Azzi, presidente nazionale Federcasse; Don Pino De Masi e Cristina Dona', presidente di Idee. Hanno portato la loro testimonianza anche due eccellenze della cooperazione calabrese: "Cangiari" prima esperienza di mercato equo e solidale in Calabria, promosso dal consorzio sociale Goel e la cooperativa Valle del Marro, che coltiva terreni confiscati alla criminalita' nella Piana di Gioia Tauro.

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