ROSARNO: CENTINAIA DI MIGRANTI IN PIAZZA PER DIFENDERE LORO DIRITTI Rosarno, Reggio Calabria, 07 GEN (Il Velino) - Alcune centinaia di immigrati sono scesi in piazza stamani a Rosarno ad un anno esatto dalla rivolta che scoppio' dopo il ferimento di due extracomunitari e la reazione violenta di una parte della popolazione. Almeno 300 immigrati hanno dato vita ad un corteo nel centro di Rosarno per chiedere diritti sul lavoro e condizioni di vita migliori. La richiesta principale avanzata dai migranti e' quella dei documenti che consentono di trovare lavoro. Molti di loro, infatti, come hanno spiegato gli aderenti alla rete Radici che insieme alla Cgil ha promosso l'iniziativa per ''una riconciliazione'' con la citta', sono richiedenti asilo. Cio' significa che possono stare regolarmente in Italia, ma non possono lavorare. Il che, sotto questo profilo, di fatto, li pone alla stregua degli irregolari e sono cosi' costretti a lavorare in nero. Al corteo ha portato il suo saluto anche il neosindaco di Rosarno, Elisabetta Tripodi, che poi e' tornata in Comune per lavorare anche all'allestimento del campo di accoglienza che dovrebbe essere realizzato nella prossima settimana. Il corteo e' aperto da uno striscione con la scritta Rosarno tra le date del 7 gennaio dello scorso anno e del 7 gennaio di quest'anno. Numerosi i cartelli con scritte quali ''Permesso di soggiorno'', ''Lavoro equo'', ''Diritti e dignita'''. Il corteo, al quale partecipano anche gli studenti del liceo scientifico, si e' fermato per un momento di commemorazione davanti all'abitazione di Giuseppe Valarioti, il segretario del Pci di Rosarno ucciso dalla 'ndrangheta nel giugno del 1980. Una delegazione dei manifestanti si spostera' poi a Reggio Calabria dove in tarda mattinata e' previsto un incontro con il Prefetto.
CARCERI: UIL, ISTITUTI CALABRIA SOVRAFFOLLATI, 3 SUICIDI NEL 2010 (AGI) - Catanzaro, 7 gen. - "La presenza di 1446 detenuti in piu' rispetto alla capacita' ricettiva massima degli istituti di pena calabresi , rilevata al 31 dicembre, e' la fotografia piu' nitida dell'universo carcere e dell' anno che si e' lasciato alle spalle". Lo dichiara Eugenio Sarno, segretario generale della Uil PA Penitenziari. "Oggi - aggiunge - il nostro intento e' solo quello di dare i numeri, che nella loro spietata freddezza possono valere piu' di qualsiasi commento. Il nostro auspicio e' che questi numeri possano trovare giusta attenzione ed analisi nelle redazioni dei mass-media perche' si contribuisca ad affermare una coscienza sociale rispetto al dramma penitenziario che, in tutta evidenza, non trova sufficiente attenzione da parte della quasi totalita' del ceto politico, sempre piu' insensibile e distante verso una delle piu' drammatiche questioni sociali del Paese. Al 31 dicembre - continua - nella regione erano presenti 3316 detenuti ( 3253 uomini, 63 donne). La media dell'indice di sovraffollamento regionale si e' attestata al 77,3% che pone la Calabria al terzo posto delle regioni con il piu' alto tasso di sovraffollamento penitenziario. Lamezia Terme - fa sapere - (176,7%) e' l'istituto penitenziario con il piu' alto indice di affollamento e risulta essere anche al primo posto nazionale in questa speciale classifica. Non di meno preoccupanti i livelli di affollamento a Locri (124% ) 10* nazionale, Reggio Calabria ( 119,5 %) 14* nazionale e Castrovillari (116,8%) 15* nazionale". Sarno rende noti anche i dati relativi ai tentati suicidi ed altri eventi critici verificatisi nelle strutture di pena regionali in tutto il 2010 "Nel 2010 - dichiara - si sono verificati tre suicidi (Palmi, Reggio Calabria e Vibo Valentia). In tutti gli istituti (ad esclusione di Laureana di Borrello) sono stati posti in essere tentati suicidi, per un totale di 48 ( 14 a Reggio Calabria; 9 a Catanzaro; 8 a Cosenza; 4 a Locri e Castrovillari ; 2 a Lamezia Terme, Paola e Vibo Valentia; uno a Crotone, Palmi e Rossano ) . Gli atti di autolesionismo - segnala - ammontano a 160. I detenuti che hanno fatto ricorso a scioperi della fame sono risultati essere 340. Gli atti di aggressione perpetrarti in danno di poliziotti penitenziari assommano a 9 (2 a Castrovillari, Catanzaro e Reggio Calabria; 1 a Cosenza, Palmi e Rossano)".
ISTAT, LA SICILIA CRESCE PIU' DELLA LOMBARDIA CATANIA, 07 GEN (Il Velino/Il Velino Sicilia) - "La Sicilia cresce di piu' della Lombardia". Questo e' il titolo di articolo di Fiorenza Malaguti, pubblicato oggi sul quotidiano catanese La Sicilia. Si fa riferimento ai dati Istat sulla produzione del valore aggiunto nel 2008, grazie ai quali si nota che "l'economia in Sicilia (industria, agricoltura e servizi) cresce dell'1,7 %, un dato quasi in linea con la media nazionale (1,9 %) e delle regioni del Nord ovest (1,6 %) ma superiore alle regioni del Mezzogiorno (1,3 %)". L'isola, tra l'altro, ha fatto meglio di Lombardia (1,4%), Campania (0,4%) e Calabria (0,4%). E segue la scia di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Sardegna. L'Isola e' andata meglio in agricoltura e pesca (+ 0,8%). Mentre altre regioni, come la Calabria (- 18,5%), il Friuli (- 18,3%) e la Liguria (-5,7%) hanno avuto cali molto consistenti. Leggera flessione, invece, nel settore industriale (-0,3 %), in linea col dato nazionale ma il migliore rispetto al resto del Sud (- 0,9%). Infine, per quanto riguardano le singole province, la medaglia d'oro va a Catania, dove la produzione di valore giunto balza al 2,9%. Seguono Agrigento, Trapani, Siracusa, Palermo, Ragusa, Enna, Messina e Caltanissetta.
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