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mercoledì 29 dicembre 2010

REGGIO CALABRIA- La Chiesa di San Paolo



Giunge alla conclusione il nostro viaggio per le chiese presenti sul territorio del Comune di Reggio Calabria, selezionate dalla redazione.
Nei pressi della piazza nota con il nome di Rotonda, belvedere sulla fiumara Calopinace, sulla città e sul mare, è possibile visitare la chiesa di S. Paolo. Situata a breve distanza dal centro storico, la chiesa, completata nel 1932, presenta una facciata caratterizzata da elementi stilistici  sostanzialmente riconducibili all’estetica neoclassica. La facciata è dotata di tre portali in bronzo, sovrastati da nicchie con mosaici che riproducono S. Paolo, S. Luca, S. Giovanni Crisostomo, S. Agostino, Socrate, Platone, Aristotele, Cicerone, Virgilio e Seneca. Alessandro Magno e Giulio Cesare trovano alloggio all’interno dei due cerchi che intercalano le nicchie. La statua di S. Paolo abbellisce il sagrato, mentre la vita del Santo viene rappresentata con sculture sul portone centrale, realizzato da Tommaso Gismondi. I portoni laterali, a destra il portone del Male e a sinistra il portone del Bene, sono opera di Nunzio Bibbò e riportano temi biblici sul peccato, l’amore e la carità. L’interno, solenne e luminoso, presenta un bellissimo transetto (da notare i medaglioni con Abramo e Mosé), mentre il tabernacolo sopra l’altare maggiore, ornato di angeli, è opera di R. Valcovi. Ciò che più colpisce è il rivestimento dell’abside, costituito da splendidi mosaici di Nunzio Bova raffiguranti Cristo in trono, S. Paolo e S. Stefano da Nicea, lavori di nobile fattura con riflessi biancastri che donano respiro a tutto il complesso. Le colonne della navata centrale reggono un arco trionfale e su di esse trovano adeguata rappresentazione la Vita di Gesù, le Parabole, i Patriarchi e, in tondi, i dodici Apostoli. Da notare il gruppo bronzeo con crocifisso di Marco Melzo, il Pianto di Maria (navata destra) e il bassorilievo in bronzo della Deposizione di Alessandro Monteleone, collocato all’altezza del transetto. Notevoli i due angeli realizzati da Nicola Berti e i quattro pannelli dedicati a S. Paolo, sull’abside. Altri quattro angeli (detti della Fiamma, del Mistero, dell’Annunzio e della Meditazione), opera dello scultore reggino Pasquale Panetta, aggettano dalla balaustra della navata centrale. Dello stesso autore la chiesa contiene il Sacrificio di Melchisedech, il Pane ed Elia, la Moltiplicazione dei pani.
Piccolo Museo San Paolo

Due sale adiacenti alla chiesa ospitano il Piccolo Museo S. Paolo, che raccoglie opere di indubbio valore. L’esistenza di questa opportunità di visita si deve all’opera del parroco, Mons. Gangemi, che ha instancabilmente raccolto oggetti e testimonianze sacre, tanto da dar vita a una pinacoteca, a una raccolta di icone, di oggetti e arredi sacri. Nella pinacoteca è possibile ammirare, tra le altre opere: la tavola di S. Michele che uccide il drago, attribuita ad Antonello da Messina, la magnifica Vergine di Cima da Conegliano (1491), una Madonna con bambino di Giovanni Bellini, oltre a numerose opere di scuola italiana e reggina (notevole l’Addolorata). Singolare è la collezione degli argenti, che occupano una porzione della sala centrale del museo, sia per la varietà che per la provenienza degli autori: si possono ammirare opere reggine, messinesi, come pure l’arte orafa orientale e russa. Pezzo forte della collezione sono un reliquiario orientale e un calice in argento, realizzati col fuso della miniera di Arangea di Reggio Calabria e, pare, donati alla Chiesa da Carlo di Borbone (1750). Da non trascurare una croce bizantina a doppia faccia, 26 incensieri, 18 ostensori di scuola napoletana e siciliana e 40 calici. Le icone (oltre un centinaio) sono lavori e copie di varie epoche, provenienti da tutta Europa (soprattutto da Russia, Grecia, Calabria e Penisola Balcanica). Si tratta di materiale veramente notevole da valorizzare con interventi tesi a una fruizione migliore dell’attuale, limitata allo spazio di poche e piccole vetrine. Di grande pregio l’icona di S. Gerasimo, la Madonna e il Bambino; l’icona russa del calendario con i trenta santi e l’icona processionale a due facce (XVIII secolo) primeggiano tra le realizzazioni straniere. I paramenti sacri sono separati dagli oggetti precedenti, come gli avori e le sculture. Da notare un Crocifisso del secolo XV, in avorio, e la Madonna in alabastro (di scuola toscana del secolo XVI). Le sale del museo sono tappezzate da oltre 100 dipinti su tavola e tela, databili dal XVI al XVIII secolo. Tra queste, da menzionare la tavola della Battaglia di G. Cesari, la S. Barbara di L. Lotto, la Madonna col Bambino (scuola senese), il dipinto in zinco della Madonna del Diadema di G. Bellini e numerose altre realizzazioni di scuola napoletana. Altri reperti e opere d’arte provenienti dal territorio reggino, ugualmente da segnalare, sono la statua di S. Agata, in pietraforte (XVI secolo); resti di colonne bizantine; un capitello romano; l’angelo in pietra di epoca medievale; alcuni dipinti con scene della vita di S. Antonio Abate, parti di una composizione pittorica perduta.
Per un virtual tour del Piccolo Museo di San Paolo visita il sito www.reggiocal.it/on-line/Home/articolo105911.html

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