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giovedì 2 dicembre 2010

Last News Calabria 7

ROSARNO: COMUNALI, SACCOMANNO SI RITIRA DAL BALLOTAGGIO (ANSA) - ROSARNO (REGGIO CALABRIA), 2 DIC - Gianfranco Saccomanno si e' ritirato dal ballottaggio per l'elezione del sindaco di Rosarno in programma per il 12 e 13 dicembre prossimi. Lo ha annunciato lo stesso candidato nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti numerosi candidati delle liste civiche che lo hanno appoggiato. Saccomanno, che e' stato sindaco di Rosarno fino al 2005, era giunto, nelle consultazioni svoltesi domenica e lunedi' scorso, al secondo posto, preceduto dalla candidata del Pd, Elisabetta Tripodi. A Rosarno si era tornato a votare dopo 2 anni, a causa dello scioglimento del Consiglio per infiltrazioni mafiose.'' Non c'e' la serenita' per proseguire questa campagna elettorale - ha detto Saccomanno - ed io non voglio cadere in questo gioco al massacro messo a punto da chi non gradisce la nostra presenza''. Alla base della scelta alcuni articoli pubblicati su un sito nei quali viene ipotizzato che alcuni candidati delle liste di Saccomanno avrebbero rapporti con esponenti della criminalita' organizzata locale. '' Ho dato mandato ai miei legali di intervenire - ha aggiunto il candidato a sindaco - ma il fango e' proseguito. Ho presentato nuove querele indicando che anche nel centro sinistra ci sono persone discutibili. Avevo chiesto al Pd di dissociarsi da quelle accuse, ma cio' non e' avvenuto. Quello che sta accadendo e' un gioco al massacro che colpisce a citta'. Non c'e' la serenita' necessaria a portare avanti la campagna elettorale, c'e' solo spazzatura. Chiedo alla magistratura , alla prefettura e alle forze dell'ordine di fare giustizia sul fango che ci e' stato buttato addosso. Noi siamo contro la `ndrangheta, lo abbiamo detto nei comizi e lo abbiamo scritto nel nostro programma''.

CALABRIA: FINANZIAMENTI IN ARRIVO PER IL SETTORE APISTICO - Roma, 02 DIC (Il Velino) - L'assessore regionale all'Agricoltura Michele Trematerra ha annunciato che nelle prossime settimane il settore apistico beneficera' dei finanziamenti previsti dal Regolamento CE 1234/07 (ex 797/04) e dalla Delibera Regionale n. 737 approvata lo scorso 16 novembre 2010. "La Calabria - spiega Trematerra attraverso una nota dell'ufficio stampa della giunta regionale - si colloca in una posizione di tutto riguardo nel panorama nazionale per consistenza del patrimonio apistico. In base, infatti, ai dati aggiornati al 31 dicembre del 2009, dati sui quali si e' basata la formulazione del Programma regionale approvato con DGR n. 737/2010, il settore apistico calabrese e' rappresentato da 323 aziende che conducono 56.488 alveari". "Grazie al lavoro svolto in stretta collaborazione fra Assessorato Regionale e Dipartimento all'Agricoltura, AssociazioniAllevatori, Organizzazioni dei produttori del settore nonche' OO.PP.AA. - sottolinea Trematerra -, il programma regionale della Calabria, che coprira' il periodo 2010 - 2013, avanza la richiesta di un beneficio comunitario e statale, pari a 1.063.500,00 euro per il triennio, corrispondenti a 354.500,00 euro per anno. Le singole azioni e sottoazioni programmate, ben esposte nell'allegato tecnico alla Delibera di Giunta n. 737/2010, sono espressione di una puntuale analisi SWOT e degli obiettivi che il settore intende raggiungere, attraverso l'incremento del livello professionale degli operatori, un capillare servizio di assistenza tecnica alle aziende e la realizzazione di corsi di formazione per apicoltori e per tecnici apistici". "Viene inoltre riservata attenzione - prosegue Trematrerra - alla lotta contro l'acaro parassita Varroa ed al fenomeno della moria delle api, poiche' entrambi sono in grado di pregiudicare seriamente i risultati economici dell'impresa apistica. Cio' verra' supportato dall'attivazione di finanziamenti all'acquisto di idonei presidi sanitari ed al funzionamento della rete nazionale di monitoraggio e allerta APENET. Inoltre - conclude l'assessore regionale - e' stata data priorita' all'azione per il ripopolamento".

'NDRANGHETA: OPERAZIONE ANTIDROGA, FERMATO IMMOBILIARISTA ROMANO SAREBBE STATO IL FINANZIATORE DELLE COSCHE Reggio Calabria, 2 dic. (Adnkronos) - C'e' anche un immobiliarista romano nell'inchiesta della Dda di Catanzaro che oggi ha portato a 77 fermi eseguiti dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri. Federico Marcaccini, proprietario dello stabile dove si trova un teatro di Roma, sarebbe stato uno dei finanziatori delle cosche Strangio e Pelle di San Luca (Reggio Calabria), insieme a Luigi Scornaienchi e Domenico Pisano. Gli investigatori lo ritraggono come un personaggio dotato di notevoli disponibilita' economiche e finanziarie.

'NDRANGHETA: OPERAZIONE ANTIDROGA, CONTATTI TRA COSCHE CALABRESI SU NARCOTRAFFICO INTERNAZIONALE Catanzaro, 2 dic. - (Adnkronos) - Le indagini della Guardia di Finanza e dei Carabinieri che hanno portato all'operazione 'Overloading', con l'esecuzione di 77 fermi, hanno dimostrato ancora una volta i canali di rifornimento sudamericani della cocaina. Un ruolo di rilievo e' stato esercitato da Bruno Pizzata, noto broker dello stupefacente originario di San Luca (Reggio Calabria), e da Luis Canelo che faceva arrivare la cocaina dalla Spagna. Una volta arrivata in Calabria, la droga veniva distribuita in provincia di Cosenza sulla costa tirrenica, dove lo spaccio e' gestito dalla cosca Muto di Cetraro, e nella valle del Savuto sotto il controllo della cosca Chirillo di Paterno Calabro. Secondo quanto emerso dalle indagini, gli ordini venivano dati da Lido Franco Scornaienchi, luogotenente del boss Franco Muto, ai figli Luigi e Giuseppe durante i colloqui nel carcere di Carinola. Le fiamme gialle hanno ascoltato le conversazioni a partire dal 2008. Da subito, sottolineano gli investigatori, sono emersi i legami tra i Muto e i Chirillo di Cosenza, alleati dagli anni '70, e l'esponente della criminalita' organizzata di San Luca (Reggio Calabria) Bruno Pizzata. A fare da tramite sarebbe stato Antonio Strangio, rappresentante dell'omonima nota cosca sanlucota.

FORTUGNO: PENTITO, COSCA CORDI' VOLEVA SCREDITARE NOVELLA (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 2 DIC - La cosca Cordi' di Locri voleva screditare il pentito Domenico Novella le cui dichiarazioni hanno consentito di far luce sull'omicidio di Francesco Fortugno, il vice presidente del consiglio regionale della Calabria ucciso a Locri il 16 ottobre del 2005. Il particolare e' stato raccontato nel processo d'appello per l'omicidio Fortugno dal collaboratore di giustizia Domenico Oppedisano, figlio illegittimo del capobastone Domenico Cordi' ucciso nel 1967 nella cosiddetta strage di Piazza Mercato. Oppedisano, la cui testimonianza e' stata chiesta dai difensori di alcuni imputati, in videoconferenza ha raccontato che ''fu avvicinato da alcuni esponenti della cosca Cordi' che mi chiesero di fare delle false testimonianze in due processi per screditare Domenico Novella che ha collaborato nell'inchiesta sull'omicidio di Fortugno''. Al termine della deposizione di Oppedisano il processo e' stato aggiornato al 9 dicembre quando iniziera' la requisitoria della Procura generale di Reggio Calabria. In primo grado sono stati condannati all'ergastolo Alessandro e Giuseppe Marciano', padre e figlio, accusati di essere stati i mandanti dell'omicidio, e Salvatore Ritorto e Domenico Audino, indicati come esecutori materiali.

RAITRE: 'CRASH', VIAGGIO NEL SETTORE DELL'EOLICO (ANSA) - ROMA, 2 DIC - Domani all'1 su Raitre Rai Educational presenta 'Crash - Contatto, Impatto, Convivenza'. Conduce in studio Valeria Coiante. Dalla Toscana alla Puglia passando per la Calabria e la Sicilia, il programma si occupa di eolico, per raccontare lo sviluppo e il proliferare delle pale eoliche in Italia. Roberto Scarpinato, procuratore capo di Caltanissetta, racconta l'intreccio fra affari, politica, ditte appaltatrici degli impianti eolici ed interessi mafiosi nell'isola del vento.

SUD, INVITALIA: 500 MILIONI DI INVESTIMENTI PER LE IMPRESE - ROMA, 02 DIC (Il Velino) - Dal 9 dicembre 2010 saranno disponibili 500 milioni di euro per le piccole, medie e grandi imprese che vogliono investire in Calabria o nelle altre regioni meridionali dell'obiettivo Convergenza (Sicilia, Puglia e Campania). Il nuovo pacchetto di incentivi pubblici, previsto da tre decreti del ministero dello Sviluppo Economico emanati il 6 agosto 2010, punta a sostenere programmi di investimento nei settori della ricerca, dell'innovazione e delle energie rinnovabili. Lo si legge in una nota di Invitalia. La presentazione ufficiale agli imprenditori calabresi e' avvenuta oggi a Catanzaro nel corso di un convegno svoltosi presso la sede di Confindustria Calabria, durante il quale gli obiettivi e il funzionamento degli incentivi sono stati descritti nel dettaglio dagli esperti di Invitalia, l'agenzia governativa che gestira' la valutazione delle domande e l'erogazione delle agevolazioni. A partire dal 9 dicembre prossimo, le imprese avranno 120 giorni di tempo per presentare progetti riguardanti la realizzazione di nuove unita' produttive, l'ampliamento di quelle gia' esistenti, la diversificazione della produzione (in nuovi prodotti o servizi aggiuntivi) o il cambiamento fondamentale dei processi di produzione. Le agevolazioni consistono in un contributo a fondo perduto e in finanziamenti agevolati della durata massima di 8 anni a un tasso pari al 20 per cento del tasso di riferimento Ue. In ogni caso, i beneficiari sono tenuti a fornire idonee garanzie ipotecarie o bancarie per il rimborso del mutuo agevolato e devono apportare mezzi finanziari pari ad almeno il 25 per cento dell'investimento ammissibile. "I progetti - ha chiarito Francesco Sprovieri, responsabile affari normativi e convenzioni di Invitalia - dovranno avere un importo di spesa compreso tra 1,5 e 25 milioni di euro. Gli incentivi non prevedono alcun bando, le domande saranno valutate da Invitalia secondo una procedura 'a sportello', in base all'ordine cronologico di presentazione". "E' stata un'iniziativa molto importante - ha affermato Umberto De Rose, presidente di Confindustria Calabria - a cui le imprese hanno aderito con grande entusiasmo e partecipazione. L'autorevole presenza di Invitalia da noi ha consentito agli imprenditori di chiarire gli eventuali dubbi sulle possibilita' che questi nuovi strumenti di agevolazione forniscono a chi decide di investire in Calabria. Tutto cio' non puo' che far ben sperare a chi, come la Confindustria calabrese, lavora in un'ottica di grande sinergia con chi opera in una prospettiva di sviluppo per la nostra regione".

SICUREZZA/ VIOLENZA STADI E MAFIA NEGLI APPALTI, LE NORME ... - Via libera a nuove sedi dell'Agenzia beni confiscati Roma, 2 dic. (Apcom) - AGENZIA NAZIONALE PER I BENI CONFISCATI ALLA MAFIA. Il decreto prevede l'utilizzo dei beni confiscati da parte dell'Agenzia per finalità economiche e la destinazione dei relativi proventi al potenziamento della stessa Agenzia. Quest'ultima può estromettere singoli beni immobili dall'azienda non in liquidazione e trasferirli agli enti territoriali che ne facciano richiesta e che utilizzano tali beni a qualsiasi titolo a fini istituzionali. Il decreto prevede anche che l'Agenzia, previa autorizzazione del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro per l'economia, stipuli contratti di lavoro a tempo determinato che non vadano oltre il 31 dicembre del 2012 e dà il via libera all'apertura di nuove sedi dell'Agenzia, oltre a quella di Reggio Calabria. TRACCIABILITA' FLUSSI FINANZIARI IN MATERIA DI APPALTI. Per prevenire infiltrazioni criminali, gli appaltatori, i subappaltatori ed i subcontraenti della filiera delle imprese nonché i concessionari di finanziamenti pubblici anche europei a qualsiasi titolo interessati ai lavori, ai servizi e alle forniture pubblici devono usare conti correnti dedicati alle pubbliche commesse ed effettuare i pagamenti con modalità tracciabili. Il decreto chiarisce che la nuova disciplina si applica ai contratti sottoscritti successivamente all'entrata in vigore del Piano straordinario contro le mafie, cioè dopo il 7 settembre. Per adeguare alle nuove norme i contratti stipulati prima dell'entrata in vigore del Piano, invece, ci saranno 180 giorni di tempo a partire dalla conversione in legge del decreto sicurezza. Gli strumenti di pagamento idonei a tracciare i flussi finanziari devono riportare il codice identificativo di gara (Cig) attribuito dall'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici. Il mancato utilizzo di un bonifico bancario o postale o di altri strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni comporta la risoluzione di diritto del contratto. CONFISCHE. In presenza di violazioni gravi e reiterate, in materia di tutela del lavoro, di igiene sui luoghi di lavoro e di prevenzione degli infortuni sul lavoro, è sempre disposta la confisca amministrativa delle cose che servirono o furono destinate a commettere la violazione e delle cose che ne sono il prodotto, anche se non venga emessa l'ordinanza-ingiunzione di pagamento. La disposizione non si applica se la cosa appartiene a persona estranea alla violazione amministrativa. ORDINANZE SINDACI. Per assicurare l'attuazione dei provvedimenti dei sindaci, il prefetto, ove lo ritenga necessario, dispone misure adeguate per assicurare il concorso delle forze di polizia. Nella sua versione originale il decreto stabiliva che il Prefetto collaborasse all'attuazione delle ordinanze dei sindaci legittimando, secondo le opposizioni, la figura del sindaco-sceriffo. La norma è stata modificata dopo la minaccia di Fli di non votarla.

MAFIA: BONI, ITER ACCELERATO PER PDL CONTRO LE INFILTRAZIONI IN LOMBARDIA INCONTRO CON COMMISSIONE ANTIMAFIA REGIONE CALABRIA Milano, 2 dic. (Adnkronos) - Iter accelerato per i progetti di legge sulle infiltrazioni della criminalita' organizzata in Lombardia. Il presidente del consiglio regionale lombardo, Davide Boni, sottolinea, in occasione di un vertice tra la commissione Antimafia della Regione Calabria, presieduta da Salvatore Magaro', e la commissione Affari istituzionali del Pirellone, l'importanza del lavoro "portato avanti dalla commissione in questo campo". "Si tratta -precisa Boni- di un lavoro senza precedenti per trovare uno strumento legislativo in grado di tagliare fuori la malavita dagli appalti pubblici. Per il provvedimento -spiega- ci sara' un iter accelerato perche' vogliamo che le nuove norme possano da subito essere operative". Oltre a manifestare la propria soddisfazione su ''tempi e modalita' di lavoro della Commissione'', Boni sottoline che ''tutto il parlamento regionale si sente impegnato a portare avanti, sulla base di una specifica risoluzione approvata all'unanimita' dall'assemblea regionale, un lavoro di grande profilo istituzionale. Quando si parla di mafie -ribadisce- non ci sono steccati o schieramenti. Siamo tutti uniti nel cercare i punti deboli che consentono alle organizzazioni malavitose di cercare di infiltrarsi nelle istituzioni, ed e' li' che noi dobbiamo lavorare per eliminarli''. "Andremo avanti sulla strada tracciata -ha sottolineato Boni- per mantenere sempre alta l'attenzione sul fenomeno mafioso. Sta per arrivare l'Expo -aggiunge- e questa legge regionale potrebbe avere un canale privilegiato perche' siamo sempre piu' esposti a fenomeni di infiltrazioni mafiose ed occorre quindi dare il via ad azioni legislative". Quanto all'incontro con il rappresentante della Regione Calabria "voi -sottolinea Boni rivolgendosi a Magaro'- siete da sempre in prima linea a combattere un fenomeno che anche noi, ormai da anni, stiamo combattendo. Questi incontri sono per noi molto utili -conclude- proprio per capire cose che ancora non capiamo". Il fenomeno mafioso, ha sottolineato Magaro' ricordando una citazione di Giovanni Falcone "e' un fenomeno umano e come tale ha avuto un inizio e avra' una fine. Anche da noi si e' assistito ad una crescita della coscienza civile e mi auguro -conclude- che questa collaborazione possa rivelarsi utile per la lotta alla criminalita'".

AUMENTANO GLI ITALIANI RESIDENTI ALL'ESTERO  - Più della metà non sposato, metà donne, un terzo nato all`estero Roma, 2 dic. (Apcom) - 10:32 - Secondo il Rapporto all`estero, oltre agli italiani che hanno mantenuto o acquisito la cittadinanza, quindi con passaporto e diritto di voto, vi sono gli oriundi (coloro cioè che sono nati in un determinato luogo, da genitori emigrati), quasi 80 milioni. La stima è dei religiosi Scalabriniani basata sulle fonti dei diversi paesi: 25 milioni in Brasile, 20 in Argentina, 17,8 negli Stati Uniti e in Francia, 1,5 in Canada, 1,3 in Uruguay, 0,8 in Australia, 0,7 in Germania, 0,5 sia in Svizzera che in Perù e, quindi, altri Paesi con un numero minore, fino a superare ampiamente la popolazione residente in Italia. Nel nostro Paese i flussi con l`estero si sono ormai ridotti: un po` più di 50mila l`anno quelli in uscita, e un po` di meno quelli di ritorno. "Bisogna mettere in conto - spiegano i redattori della ricerca - che le partenze, specialmente quelle dei giovani, inizialmente hanno un carattere di sperimentazione, per cui i protagonisti non provvedono alla cancellazione anagrafica presso il proprio Comune, con la riserva di formalizzarla solo quando la permanenza all`estero sia diventata stabile. La consistenza degli italiani all`estero si rafforza anche con le nuove nascite e con le acquisizioni di cittadinanza". Negli anni `60, 300 mila meridionali l`anno si trasferivano nel Centro-Nord e altrettanti si recavano all`estero. Tra il 1990 e il 2005, secondo uno studio della Banca d`Italia, 2 milioni di meridionali si sono trasferiti al Nord. Attualmente 120mila meridionali si spostano nelle regioni settentrionali e centrali, mentre circa 50mila persone si stabiliscono nelle regioni del Sud provenendo dalle altri parti d`Italia (in prevalenza, si tratta ancora di meridionali che rientrano dopo un`esperienza lavorativa). Secondo i dati i dati forniti dal Rapporto della Migrantes la maggioranza degli italiani residenti all`estero, il 54,3% è di origine meridionale (oltre 1 milione e 400 mila sono del Sud e quasi 800 mila delle Isole); il 30,6% proviene dalle regioni settentrionali (oltre 600 mila dal Nord-Est e altrettanti dal Nord Ovest; il 15,2%(611.929) è, infine, originario delle regioni centrali. La prima regione per numero di emigrati è la Sicilia (654.561), seguita da Campania (421.227, Lazio (360.213) e Calabria (351.777) Il Rapporto - di oltre 500 pagine realizzato con il contributo di circa 60 autori - evidenzia anche che questi emigrati si sentono per lo più integrati nel paese di accoglienza. "Non pensano di rientrare in Italia - spiegano i ricercatori - ma ci tengono a precisare che quanto da loro conquistato è il frutto di anni di sacrificio".

NDRANGHETA: BORRELLI, RISOLVERE PROBLEMI DDA CATANZARO (ANSA) - CATANZARO, 2 DIC - ''Per vincere la sfida contro la 'ndrangheta bisogna risolvere i problemi della Dda di Catanzaro, dotandola di mezzi ed organici adeguati''. Lo ha detto il Procuratore della Repubblica aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, nel corso dell'incontro con i giornalisti per illustrare l'operazione contro un'organizzazione di trafficanti internazionali di droga. ''La Dda di Catanzaro - ha aggiunto Borrelli - ha competenza su un territorio che rappresenta i due terzi della Calabria e, malgrado questo, e' costretta a fare i conti con un'insufficienza soprattutto di personale amministrativo e mezzi che e' obiettivamente intollerabile. La dimostrazione concreta di questa situazione e' data dal fatto che ci sono impiegati del nostro ufficio che hanno scelto volutamente di ritardare il loro passaggio alla pensione per evitare di ridurre ulteriormente l'organico ed aggravare cosi' la situazione''. ''Non vogliamo fare raffronti - ha detto ancora il Procuratore aggiunto - con altre Procure della Calabria. Cio' che vogliamo, soltanto, e' di potere concorrere anche noi alla grande battaglia che e' in corso nel nostro Paese per l'affermazione della legalita' mettandoci in condizione di farlo con una disponibilita' adeguata di personale e mezzi''.

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