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giovedì 2 dicembre 2010

Last news Calabria 6


NOTIZIE FLASH: 1/A EDIZIONE - LA CRONACA (10) Catanzaro. C'e' anche un ufficiale dell'Arma dei carabinieri tra i 77 destinatari del decreto di fermo emesso dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro in una vasta operazione antidroga eseguita questa mattina dalla Guardia di finanza e dai carabinieri in Calabria e su tutto il territorio nazionale. Indagato e' un colonnello in servizio a Bolzano. Le indagini che hanno portato all'esecuzione del provvedimento di fermo sono partite da due filoni diversi seguiti dalla Guardia di Finanza, che stava seguendo una pista di traffico internazionale di cocaina, e dell'Arma dei carabinieri che invece stava indagando sullo spaccio di stupefacenti che avveniva sulla costa tirrenica cosentina. Nel corso dell'indagine e' emerso che uno dei luogotenenti del boss Franco Muto di Cetraro (Cosenza) dava disposizione ai figli durante i colloqui in carcere sulle attivita' illecite dell'organizzazione criminale. I carabinieri in questo periodo hanno eseguito diversi sequestri di droga e marjiuana e 22 arresti per detenzione. Sull'altro versante del traffico internazionale di cocaina e' stato invece accertato che il canale di rifornimento dello stupefacente era il Sudamerica. Sono coinvolti esponenti delle famiglie di San Luca (Reggio Calabria), Pizzatal, Strangio e soggetti collegati con i Pelle.

RIFIUTI:CALABRIA, BLOCCATA DA CITTADINI STRADA PER DISCARICA A ROSSANO RESIDENTI ZONA IMPIANTO IMPEDISCONO IL TRANSITO TIR (ANSA) - ROSSANO (COSENZA), 2 DIC - Un gruppo di cittadini di Rossano ha bloccato da stamani, con cassonetti e auto, la strada che conduce alla discarica di Bucita, impedendo il transito dei tir carichi di rifiuti. A distanza di otto giorni dalla precedente analoga protesta, i residenti della zona sono scesi in strada contro la decisione di utilizzare l'impianto di Bucita per il conferimento di rifiuti provenienti da altri territori della regione. Alla manifestazione sono presenti anche rappresentanti istituzionali. Attualmente sono circa una decina i camion di rifiuti che sono stati bloccati rimanendo fermi ai margini della strada. Sul posto e' intervenuta la Polizia municipale che controlla il traffico lungo la vecchia statale 106. Presente anche la polizia di Stato per servizio di ordine pubblico. I manifestanti minacciano di portare avanti il blocco ad oltranza. Il sindaco di Rossano, Franco Filareto, e' in queste ore a Catanzaro per incontrare il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti. Filareto, che aveva dichiarato di essere intenzionato a rassegnare le dimissioni, da quanto si apprende sta tentando un ultimo incontro per scongiurare l'arrivo di altri tir da tutta la Calabria.

STAT: -1,4% TRASFERIMENTI DI RESIDENTI, NORD ATTRAE DI MENO (ANSA) - ROMA, 2 DIC - Calano, anche se di poco, i trasferimenti di residenza all'interno del nostro paese. Mentre nel 2008 - rileva l'Istat - il numero totale dei trasferimenti e' stato di 1 milione e 389 mila (+0,7% rispetto al 2007), i dati provvisori per il 2009 registrano 1 milione e 370 mila trasferimenti, pari ad una riduzione dell'1,4%. Nel 2008 i trasferimenti di residenza - afferma un rapporto sui trasferimenti di residenza dell'Istat diffuso oggi - hanno riguardato in gran parte movimenti all'interno fra le regioni: infatti, sono 1 milione e 48 mila i trasferimenti tra Comuni appartenenti alla stessa regione, pari al 75,4% del totale dei movimenti interni. Gli spostamenti continuano ad interessare per lo piu' il Mezzogiorno (circa il 42% del totale) come luogo di origine e il Centro-Nord come luogo di destinazione; tuttavia nell'ultimo decennio le regioni del nord-occidentale e del nord-orientale registrano un'attrazione ridotta: tra il 1999 e il 2008 si Š registrata una diminuzione, rispettivamente, del 20,2 e del 12,3% dei flussi migratori dal Mezzogiorno, con un tasso di decremento annuo pari rispettivamente a -2,2 e a -1,3%. Mentre Š aumentata del 4,4% (tasso di incremento annuo pari allo 0,4%) la capacit… attrattiva delle regioni del Centro. Se si prende in esame la direttrice opposta, dalle regioni del Centro Nord verso quelle del Mezzogiorno, si osserva che i trasferimenti di residenza negli anni tra il 1999 e il 2008 sono aumentati, in media, dello 0,9% all'anno. Nel 2008, le regioni che hanno mostrato valori di immigrazione netta pi— elevata sono state l'Emilia Romagna (4,2 per 1.000 abitanti) e l'Umbria (2,3 per mille); tutte le regioni del Mezzogiorno, a eccezione dell' Abruzzo e della Sardegna, hanno fatto registrare valori negativi, particolarmente elevati in Campania (-4,6 per mille) e Calabria (-3,8 per mille). Negli ultimi dieci anni, inoltre, la quota di trasferimenti di cittadini stranieri all'interno del paese sul totale e' piu' che raddoppiata passando dal 6,1 nel 1999 al 15,3% nel 2008. In termini assoluti, il numero dei trasferimenti di residenza degli stranieri e' passato da circa 74 mila a quasi 213 mila, un aumento di circa tre volte dovuto all'aumento della presenza straniera. I gruppi (54% del totale) che fanno registrare piu' spostamenti sono i romeni, i marocchini, gli albanesi, i cinesi e gli ucraini. I cinesi detengono il primato del tasso di migratorieta' per mille residenti con l'83,5 per mille; segue l'India con il 76,6 e l'Ucraina con il 75,6.

 
REGIONI: PENATI,SERVE ANTIMAFIA LOMBARDIA MA DOV'E' LA LEGA? (ANSA) - MILANO, 2 DIC - ''E' tempo di fare una commissione Antimafia anche in Lombardia, e' sbagliato e irresponsabile sottovalutare il rischio di inflitrazione nell'economia lombarda e in quella milanese''. Lo ha detto Filippo Penati, vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia, ricordando di essere fra i firmatari di un progetto di legge del Pd in tema. Una delle ''proposte concrete e' quella del conto corrente unico'' per la trasparenza degli appalti, ha aggiunto Penati a margine dell'incontro in commissione Affari Istituzionale col presidente dell'organismo Antimafia del Consiglio regionale della Calabria, Salvatore Magaro'. Incontro al quale, come ha poi osservato l'esponente del Partito Democratico, ''tutti i consiglieri della Lega erano assenti, mentre il Pd era al gran completo''.

ITALIANI NEL MONDO: RAPPORTO MIGRANTES, OLTRE 4 MLN I RESIDENTI ALL'ESTERO (4) IL 54,3% DEGLI ITALIANI CHE VIVONO IN ALTRI PAESI E' DI ORIGINE MERIDIONALE (Adnkronos) - Attualmente 120mila meridionali si spostano nelle regioni settentrionali e centrali, mentre circa 50mila persone si stabiliscono nelle regioni del Sud provenendo dalle altri parti d'Italia. In prevalenza, si tratta ancora di meridionali che rientrano dopo un'esperienza lavorativa. Secondo i dati i dati forniti dal Rapporto della Migrantes la maggioranza degli italiani residenti all'estero, il 54,3% e' di origine meridionale (oltre 1 milione e 400 mila sono del Sud e quasi 800 mila delle Isole); il 30,6% proviene dalle regioni settentrionali (oltre 600 mila dal Nord-Est e altrettanti dal Nord Ovest; il 15,2%(611.929) e', infine, originario delle regioni centrali. La prima regione per numero di emigrati e' la Sicilia (654.561), seguita da Campania (421.227, Lazio (360.213) e Calabria (351.777) Il Rapporto, di oltre 500 pagine realizzato con il contributo di circa 60 autori, evidenzia anche che questi emigrati si sentono per lo piu' integrati nel paese di accoglienza. ''Non pensano di rientrare in Italia - spiegano i ricercatori - ma ci tengono a precisare che quanto da loro conquistato e' il frutto di anni di sacrificio''.

SCIOLTA NELL'ACIDO:LEA GAROFALO A CAPO STATO, MI UCCIDERANNO UNA LETTERA APERTA A GIORNALI MAI PUBBLICATA.LA PREGO INTERVENGA (ANSA) - CATANZARO, 2 DIC - Lea Garofalo, l'ex collaboratrice di giustizia uccisa e sciolta nell'acido, ad aprile del 2009, alcuni mesi prima di sparire nel nulla, aveva scritto una lettera aperta al Presidente della Repubblica temendo ''una morte indegna e inesorabile''. A rivelare il testo della missiva, scritta a mano e inviata ai direttori di alcuni giornali nazionali ma che non e' stata mai pubblicata, e' ''Il Quotidiano della Calabria''. Lea Garofalo, nata in una famiglia di Petilia Policastro (Crotone) sterminata da una faida, era stata ammessa al programma di protezione nel 2002 quando aveva deciso di rendere testimonianza sullo scontro tra la sua famiglia e quella rivale dei Mirabelli. Provvedimento che le era stato revocato nel 2006 dopo l'archiviazione dell'inchiesta della Dda aperta sulla base delle sue rivelazioni. Del rapimento e dell'assassinio della donna, ormai priva di protezione, avvenuto nel milanese nel novembre dello scorso anno, e' accusato l'ex convivente, Carlo Cosco (dal quale aveva avuto una figlia, Denise), che avrebbe organizzato, assieme ai suoi fratelli, una vera e propria esecuzione arrivando a sciogliere il cadavere nell'acido. Nell'appello al Capo dello Stato, scritto un mese prima che tentassero di rapirla a Campobasso dove si trovava all'epoca, Lea Garofalo afferma: ''oggi mi ritrovo, assieme a mia figlia, isolata da tutto e da tutti; ho perso la mia famiglia, ho perso il mio lavoro (anche se precario), ho perso la casa, ho perso i miei innumerevoli amici, ho perso ogni aspettativa di futuro ma questo lo avevo messo in conto, sapevo a cosa andavo incontro facendo una scelta simile''. ''La cosa peggiore - prosegue - e' che conosco gia' il destino che mi aspetta, dopo essere stata colpita negli interessi materiali e affettivi arrivera' la morte! Inaspettata, indegna e inesorabile''. Lea Garofalo fa appello al Capo dello Stato anche a nome di quanti si trovano nella sua situazione: ''la prego signor presidente - dice - ci dia un segnale di speranza, non attendiamo che quello''.

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