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giovedì 2 dicembre 2010

Last news Calabria 3


'NDRANGHETA, OPERAZIONE ANTIDROGA: FERMATO COLONNELLO DEI CARABINIERI - CATANZARO, 02 DIC - C'e' un colonnello dei carabinieri tra le persone fermate stamattina da guardia di finanza e carabinieri per l'esecuzione di una ottantina di provvedimenti disposti dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Si tratta di Luigi Verde, di 57 anni, in servizio a Bolzano.

CATANZARO, COCAINA TRASPORTATA IN VALIGIE SUGLI AEREI: 77 FERMI CALABRIA - Le cosche di 'ndrangheta stavano cambiando la modalita' di trasporto della cocaina dal Sudamerica. E' quanto emerge nelll'indagine che ha portato a 77 fermi emessi dalla Dda di Catanzaro ed eseguiti congiuntamente dalla Guardia di finanza e dall'Arma dei carabinieri. Secondo quanto accertato dagli investigatori gli esponenti delle organizzazioni criminali in qualche episodio hanno abbandonato il 'classico' sistema del trasporto nei container al porto di Gioia Tauro e stavano effettuando una nuova modalita' di trasporto dello stupefacente facendolo viaggiare sugli aerei. Nel marzo 2009 all'aeroporto di Roma sono stati sequestrati 56 chili di cocaina pura, che dimostra la nuova tecnica trovata dai narcotrafficanti.

LAMEZIA TERME: SEQUESTRATI 2 MLN DI EURO A DE VITO E GIAMPA' LAMEZIA TERME - Confiscati ad Antonio De Vito, 37 anni, condannato insieme a Pasquale Giampa', per estorsione ai danni di un imprenditore lametino, i beni per un valore di 2.000.000,00 di euro, gia' sequestrati lo scorso mese di maggio. Il provvedimento e' stato eseguito dagli uomini del Gruppo della Guardia di finanza di Lamezia Terme, guidato dal maggiore Maurizio Pellegrino, in esecuzione ad un provvedimento emesso dal Tribunale di Catanzaro - Ufficio misure di prevenzione. Si tratta quattro societa' di capitale, la Ade Costruzioni srl, la Sfinge Italia srl, la D.P. srl e la Co.De.Gi. srl., un fabbricato ubicato in localita' Quadrati dove il De Vito ed Pasquale Giampa' avevano stabilito la sede delle loro attivita' di impresa ufficiali ed anche di quelle illecite. Infatti fu in quella sede che l'imprenditore Mamgiardi fu convocato dal De Vito e dal Giampa' per concordare i termini del "pizzo" che gli era stato richiesto. Inoltre sono stati confiscati sei appezzamenti di terreno: due ubicati nel comune di Lamezia Terme e tre in quello di San Mango d'Aquino, un escavatore ed un autocarro. La confisca di beni e' scaturita da un'attivita' di intelligence effettuata dal Nucleo Mobile del Gruppo della Guardia di finanza di Lamezia Terme, comandato dal Brigadiere Vito Margiotta. Dalle indagini, secondo il Tribunale di Catanzaro, sarebbero emersi sufficienti indizi dai quali sarebbe stato possibile desumere che i beni di cui disponeva il De Vito in realta' erano riconducibili alla cosca dei Giampa'. Sempre dalle stesse indagini il Tribunale ha potuto riqualificare la pericolosita' sociale del De Vito aggravando anche i termini della sorveglianza speciale che gli era stata precedentemente inflitta: da due anni il periodo e' stato portato a tre. Dalle attivita' investigative effettuate dalla Guardia di finanza, infatti, il Tribunale avrebbe rilevato anche la intraneita' del De Vito alla consorteria 'ndranghetistica denominata "cosca Giampa' " operante in Lamezia Terme. I documenti proposti dalla difesa del De Vito, con i quali l'indiziato ha tentato di giustificare la disponibilita' del suo patrimonio, non sono valsi a demolire le indagini compiute dalle fiamme gialle, definite dall'autorita' giudiziaria puntuali e precise.

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